Il Napoli batte il Verona 3-0 al Bentegodi. I gol di Mertens, nel primo tempo, di Insigne e Dzemaili nella ripresa. Prova concreta degli azzurri in un campo ostico e distanze inalterate da Roma e Juve in un turno sulla carta sfavorevole.
FORMAZIONI. Pandev torna al centro della linea dei trequartisti e pochi altri cambi per Benitez che deve fare i conti con una lista di indisponibili lunga: Reina, Mesto, Cannavaro. Zuniga, Behrami e un Hamsik ancora a mezzo servizio. Lo slovacco non è stato rischiato complice il freddo e l’umidità del pomeriggio scaligero.
TATTICA. Il Verona si schiera con un 4-3-3 puro con Gomez e Iturbe esterni a supporto di Toni che gioca una partita di sostanza in mezzo a Fernandez e Albiol rendendosi pericoloso solo in un’occasione. Ma, ad onor del vero, la prima mezz’ora, o poco meno, è tutta per i padroni di casa che giocano bene, meglio degli azzurri soprattutto sulle fasce.
TATTICA-2. Il gioco del Verona è abbastanza semplice da leggere, meno da contenere per il Napoli a inizio partita. Palla lunga a Toni che ha due soluzioni: la spizzata laterale per Iturbe o Gomez o passaggio all’indietro per Jorginho che riapre, spesso di prima. A proposito il regista classe ’91 finito al centro dei rumors di mercato in ottica Napoli gioca bene. A nostro avviso non sembra adattissimo a giocare in un centrocampo a due, ma il valore del giocatore non si discute.
ATTACCO. Come sempre il Napoli offre il meglio di sé in attacco. Perché Higuain si muove al meglio e, oltre a cercare la porta con il consueto mestiere, apre tanti spazi per Pandev (peggiore in campo) e offre palle d’oro sugli esterni come nel caso del primo gol.
SINGOLI. Mertens è in un’ottima condizione fisica, lo si vede anche dai ripiegamenti difensivi, e vede la porta con continuità. Insigne, subentrato all’inconcludente Pandev, trova il suo primo gol in campionato (dopo i due contro il Borussia in Champions) e si libera dalle ansie degli ultimi tempi. Maggio, forse, ha fatto la migliore partita della stagione. E, non dimentichiamolo, la difesa rimane imbattuta per la seconda partita consecutiva.