La Direzione Pd approva il documento proposto da Renzi ed apre la crisi di governo, Letta presenterà le dimissioni in mattinata. Civati: “Letta come la giraffa dello zoo di Copenaghen”
Roma, 14 febbraio – La direzionenazionale del Partito Democratico ha ieri approvato, con 136 voti a favore 16 contrari e due astenuti, il documento che chiede ed apre una “fase nuova”. Traducendo significa che il PD ha di fatto sfiduciato il governo Letta, aprendo la crisi di governo.
Il segretario Matteo Renzi, artefice e propulsore del documento votato, precisa: “Il rilancio radicale che immaginiamo non suoni come polemica verso Letta né dal punto di vista personale nei confronti di Enrico né verso il governo che ha affrontato momenti di grande incertezza e turbolenza nell’ultimo anno”.
La nuova era, che il sindaco di Firenze ed il suo partito si propongono di aprire con un nuovo esecutivo che andrà avanti fino al 2018, sarà all’insegna delle riforme, della riparazione di tutte le storture e falle che il sistema italiano presenta, e che gli impediscono di competere, crescere ed andare avanti.
Immediatamente dopo la votazione, Enrico Letta ha comunicato con una nota rivolta a Napolitano, che salirà in mattinata al colle per presentare le dimissioni.
All’interno del Pd non mancano voci di dissenso. Pippo Civati, prima della votazione, si dichiara fortemente contrario a quello che sta per accadere, descrivendo la crisi del suo partito “uno spettacolo non edificante” e aggiungendo: “Letta è trattato come la giraffa dello zoo di Copenaghen” riferendosi alla notizia di pochi giorni fa sull’esecuzione di un cucciolo di giraffa nello zoo della capitale danese.
Riguardo all’intera vicenda, non sono mancate le polemiche dalle opposizioni. Forza Italia ed il Movimento 5 Stelle fanno sapere che chiederanno con gran forza a Napolitano che la sfiducia venga votata in Parlamento, affinché la vicenda non si consumi tra le mura della sede di un partito.
Per quanto riguarda il Nuovo Centrodestra, fa sapere che valuterà le proposte di Renzi, soprattutto quelle a favore del ceto medio e quelle per risolvere la situazione di paralisi del Paese. Alfano, in una dichiarazione, usa parole di stima nei confronti di Letta, che a suo avviso meritava un trattamento migliore da parte del suo partito.