Il riscaldamento globale è un fenomeno irreversibile e presto le conseguenze si manifesteranno anche sugli esseri umani: questo il risultato del nuovo rapporto delle Nazioni Unite. Aumenteranno nei prossimi anni le malattie tropicali e respiratorie
Roma – L’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change), gruppo di studio delle Nazioni Unite che si occupa del cambiamento del clima, ha il 31 marzo divulgato un nuovo rapporto sulle conseguenze del riscaldamento globale. Il documento è stato il frutto di una settimana di lavori svoltisi a Yokohama, in Giappone, e rappresenta la seconda parte del quinto rapporto che servirà come base di discussione per la conferenza di Parigi del 2015, in cui si dovrebbe raggiungere un nuovo accordo sulle misure per frenare, contrastare ed adattarsi al riscaldamento globale.
Adattarsi perché il rapporto ha messo chiaramente in luce che il fenomeno c’è, ed è ormai irreversibile. Gli effetti sull’ecosistema si possono ormai toccare con mano, ma nei prossimi decenni tenderanno a manifestarsi in maniera tangibile anche sugli esseri umani. In particolare aumenteranno le malattie respiratorie, a causa della maggiore concentrazione di ozono nella parte bassa dell’atmosfera, e quelle tropicali.
Ci saranno conseguenze anche sull’alimentazione degli esseri umani. L’Istituto Superiore della Sanità, grazie ad uno studio svolto con il Cnr, l’Università La Sapienza di Roma e la Cà Foscari di Venezia, ha lanciato l’allarme per la presenza di sostanze neurotossiche nelle spigole e nelle orate. Dichiara il direttore del reparto di Neuroscienze comportamentali dell’Istituto Superiore di Sanità Enrico Alleva: “A causa del riscaldamento globale le carni di spigole e orate sia allevate in vasca che allo stato brado o semi brado vengono contaminate da sostanze neurotossiche che sono particolarmente pericolose per bambini, anziani o persone con patologie perché provocano danni al sistema nervoso centrale”.
Nella notte tra il 3 ed il 4 aprile è partito dalla Guyana francese per raggiungere l’atmosfera terrestre Sentinel-1A, primo di una costellazione di satelliti progettati nel programma Copernicus dell’Unione Europea. Le sentinelle forniranno un monitoraggio della situazione del clima, dell’ambiente, delle acque e della terra, dati di cui ora abbiamo bisogno più che mai. Sentinel-1A verrà raggiunto da Sentinel-1B entro la fine dell’anno.