Lo sfogo del senatore D’Anna, lunedì conferenza stampa di solidarietà
Caserta, 6 aprile – Una cosa sicuramente non fa difetto a Enzo d’Anna, senatore del gruppo Gal e amico di Nicola Cosentino: il coraggio.
A volte uno spiccato ego ne aiuta la manifestazione, ma certo, in questi giorni in cui Cosentino non gode certo di una buona fama, d’Anna ha avuto il coraggio di non tener serbato il suo punto di vista. Crede nell’innocenza di Cosentino ed è convinto che questi sia vittima di un complotto giudiziario. Ci crede e non le manda certo a dire. Essendo un esuberante, esprime la sua indignazione con l’accentuazione retorica dell’invettiva. Ma è anche vero che solo una grande passione e una grande convinzione per l’idea che si nutre può consentire una tale, ostinata esplicazione del proprio pensiero.
Non solo, ma d’Anna, addirittura, nella sede della sua segreteria, in corso Trieste, dove dovevano appoggiarsi le prime riunioni e la prima sede di Forza Campania, organizza una manifestazione di solidarietà per Cosentino. Appuntamento lunedì alle 18.
Una manifestazione in cui i fedelissimi di Cosentino testimonieranno la loro convinzione nell’innocenza dell’ex sottosegretario. Ci metteranno la faccia, davanti a giornalisti e a tante televisioni anche nazionali che, naturalmente, in considerazione che si tratta di un evento forse unico nel suo genere, soprattutto per questi territori spesso omertosi.
Ci saranno i 7 consiglieri regionali di Forza Campania? Saranno convinti, come lo è d’Anna dell’innocenza del loro leader? Forza Campania prenderà forma organizzata o sarà rastrellata e neutralizzata tramite eutanasia, praticata da Caldoro e, soprattutto, da Giggino Cesaro, che è l’uomo che più si avvantaggia politicamente, in questo momento, dell’arresto di Cosentino?
Sono tutti interrogativi che cominceranno a sciogliersi lunedì pomeriggio. Per il momento, d’Anna, da solo, si è recato nel carcere di Secondigliano per visitare Nicola Cosentino. Nell’occasione ha visto anche il fratello Giovanni.
“Nicola – dichiara d’Anna – era preoccupato soprattutto per i suoi fratelli. Per il resto mi è sembrato abbastanza tranquillo e in pieno studio sui contenuti dell’ordinanza che lo ha colpito. Ritiene di essere oggetto di una ingiustizia e di un attacco politico. Altro non posso dire.”