Per la gara più importante della stagione, la dirigenza azzurra, i tifosi e gran parte degli sportivi italiani, si aspettavano una grande prestazione da parte degli azzurri per centrare una qualificazione storica.
Dopo il risultato dell’andata, quando il Napoli si impose per 3 reti ad 1, l’ambiente partenopeo era carico ed i giocatori mostravano di essere fiduciosi. La battaglia di “Stanford Bridge” era in preventivo ed il Napoli l’ha persa.
Mazzarri manda in campo la squadra migliore con Campagnaro, Cannavaro ed Aronica a comporre il terzetto difensivo; Zuniga sulla fascia sinistra e l’esterno della nazionale Maggio sul versante di destra. Il controllo della mediana è affidato ad Inler e Gargano; il reparto offensivo azzurro è formato da Hamsik, Lavezzi e Cavani.
Il tecnico del Chelsea, Di Matteo, rivitalizza i suoi uomini e manda in campo, come facile prevedere, una formazione decisamente offensiva, con Drogba, Sturridge e Mata incaricati di offendere, mentre il centrocampo e formato dai muscoli di Essien, l’esperienza di Lampard e dal gioco rapido di Ramires che all’occorrenza si porta in avanti dando vita ad un 4-2-3-1. La difesa londinese viene affidata all’esperienza del capitano Terry che guida la retroguardia.
L’incontro parte con il Napoli attendista che non forza i tempi, ma la squadra di casa dimostra subito di essere scesa in campo con un obiettivo ben preciso: imporre il proprio gioco e ribaltare il risultato. La pressione dei “Blues” è evidente, il Napoli soffre il gioco fisico e maschio. Nonostante la buona prestazione dei due mediani azzurri, il centrocampo del Chelsea risulta essere più aggressivo e deciso.
Drogba, prende per mano la squadra e guida il reparto offensivo, rendendosi molto pericoloso in diverse circostanze; Mata e Sturridge si propongono iniziative importanti e la difesa partenopea a tratti soffre, soprattutto sulle palle alte e sui calci da fermo.
I tre tenori di Mazzarri non brillano, Cavani spreca in attacco e Lavezzi non è il solito furetto che era stato osservato nell’ultimo periodo; Hamsik poco incisivo.
I giocatori inglesi mettono in campo tutte le energie e tutta l’esperienza in proprio possesso. Dopo le diverse sfuriate dei padroni di casa e le tentare ripartenze degli azzurri, tuttavia neutralizzate dal grintoso Terry, il Chelsea passa in vantaggio con Drogba la minuto 29’ sfruttando al meglio un cross proveniente dalla sinistra.
Il team azzurro, accusa il colpo ma si riprende presto, tentando di organizzare il gioco. La squadra di Di Matteo chiude tutti i varchi e si rende pericoloso con gioco deciso ed aggressivo. Al 36’ Maggio viene sostituito da Dossena per infortunio.
La ripresa, iniziata a ritmi alti sin dai primi secondi da parte di Brogba e compagni, prende la piega che gli inglesi si aspettavano: dopo appena tre minuti, sfruttando un crossa da calcio d’angolo, il capitano dei “Blues”, Terry, colpisce di testa e deposita alle spalle di De Sanctis per il 2-0.
La formazione ospite non si arrende e tenta di controbattere le offensive ripetute dei giocatori di casa. Al minuto 55’, Inler, con una conclusione da fuori area, fulmina l’estremo difensore avversario Cech ed alimenta la speranza per i tifosi azzurri di passare il turno.
La risposta del Chelsea si materializza in un gioco ordinato e ragionato. Diverse occasioni fanno tremare la difesa azzurra. L’assenza di Maggio sulla destra si avverte, Zuniga offre giocate poco incisive.
Giunti al minuto 74’, per un fallo di mano decisamente ingenuo da parte di Dossena, il Chelsea usufruisce di un penalty che Lampard trasforma di potenza. I restanti minuti regolamentari sono un misto di emozioni e rabbia per le opportunita non sfruttate da parte dei tenori napoletani.
Il Chelsea potrebbe chiudere il match ma la difesa azzurra si salva soffrendo.
Si va ai supplementari ed il Chelsea sfrutta al meglio la propria condizione fisica. Il Napoli non è incisivo, mancano i guizzi di Lavezzi e le giocate di Cavani.
Drogba, al minuto 105’, si rende protagonista e da una sua iniziativa scaturisce il gol del 4-1 per il Blues: servizio da parte dell’ivoriano al centro dell’area azzurra ed Ivanovic conclude in rete.
È l’apoteosi per i tifosi inglesi.
Nel secondo tempo supplementare, gli sforzi dei partenopei vengono controllati dai “Blues”. Il Chelsea di Di Matteo, gestisce il risultato e le deboli fiammate di Pandev, mandato in campo al posto di Hamsik, non impensieriscono più di tanto la difesa di casa. Vargas subentrato ad Aronica non influisce sull’andamento della gara, che giunge al termine sancendo l’eliminazione dalla Champions League per il Napoli.
Sfuma così il sogno azzurro di scrivere la storia. Dopo la gara di andata c’era entusiasmo e convinzione di riuscire nell’impresa. Resta la delusione ed il rammarico per una gara giocata su buoni livelli agonistici ma priva della giusta brillantezza offensiva.
Il Napoli torna a casa dopo un cammino europeo entusiasmante, interrotto bruscamente contro una squadra, il Chelsea, decisamente più esperta e più organizzata. Tutta Napoli si augura che le emozioni vissute fino ad oggi possano ritornare presto.
No comment, solo forza Napoli!!!!!!!!!!!!
No comment, solo forza Napoli!!!!!!!!!!!!
Ogni commento e critica sarebbe superflua.onore e merito ai nostri eroi,ripartiamo da qui,non c’è gloria senza prima aver assaggiato il sapore del dolore.Grazie
Ogni commento e critica sarebbe superflua.onore e merito ai nostri eroi,ripartiamo da qui,non c’è gloria senza prima aver assaggiato il sapore del dolore.Grazie