Borgo letterario a Port’Alba, questa la proposta
Napoli, 14 luglio – Alle ore 19:00, a Port’Alba, decine di persone si sono incontrate per dare vita a un Flash BookMob organizzato dalle associazioni letterarie Librincircolo e La Bottega delle parole per manifestare dissenso verso le multe e le rimozioni di bancarelle di libri.
Una legalità miope ha tolto i libri dalla strada di Port’Alba, i napoletani li hanno riportati al loro posto. Di nuovo libri per la storica strada dei libri. Incartati, alcuni allegri e voluminosi, altri sobri e di piccole dimensioni. Più belli, forse, quelli avvolti in carta di giornale. Una decina di elmetti gialli, volti giovani e meno giovani, bambini.
Multe per occupazione di suolo pubblico. Ma quel suolo è di Napoli e dei napoletani e Napoli rivuole le bancarelle di libri a Port’Alba. È stato emozionante vedere persone di tutte le età riunite per uno scopo comune; a volte gli schiaffi in faccia servono per ricordare ai cittadini che la città è loro. L’amministrazione comunale è una semplice delegata, ma è dal singolo individuo che si migliora la città. È quello che ha sottolineato Edgar Colonnese, editore e libraio: “Non ci si è riuniti per una forma di protesta, lo scopo è quello di sensibilizzare non solo l’amministrazione, ma anche la cittadinanza”. Puntiamo sul singolo cittadino, dunque. Educhiamolo, nutriamolo di cultura. Perché chi si nutre di bellezza non potrà creare nulla di brutto. E i libri nutrono, nutrono se ne leggi cento e nutrono se ne leggi cento volte uno.
Pochi minuti dopo le 19:00, un grande cerchio di persone, libri alla mano, ha gridato in coro: “Nessuno tocchi Port’alba”. Nessuno tocchi Port’Alba. I cittadini sono decisi nel difendere un loro pezzo di storia. E così, dopo un veloce giro di prova, tutto è pronto e il book mob ha inizio. Ognuno doveva passare il libro al suo vicino in senso orario. Qualche libro caduto durante lo scambio, tante risate. Tutto si è concluso con un applauso, una corsa ad alcuni libri riposti al centro del cerchio e, ovviamente, con lo “scarto” dei pacchetti. Poi tutti sono rimasti ancora un poco nella strada, quasi a non volersene separare così presto: qualcuno a chiacchierare, qualcuno ad ascoltare la lettura di componimenti su Napoli e i napoletani.
Il BookMob “Porta un libro a Port’Alba” ha incrociato un reading organizzato dal Pd. L’iniziativa del Pd tende a promuovere un borgo letterario in zona. Sempre Colonnese fa notare che “il perimetro Port’Alba, Piazza Cavour, Corso Umberto, ecc. raccoglie il maggior numero di librerie attive”. Serve una vera unione di tutte le librerie, unione che, ad oggi, non c’è ancora.
Tra le persone riunitesi, spicca il manifesto dell’associazione Diversamente Uguali che recita “Non multate la cultura”, sul manifesto sono rappresentati dei piedi che calpestano libri. E che “Nessuno tocchi Port’Alba”.
Una svolta per la cultura a Napoli?
certo che la risposta che questa manifestazione ha dato verrà presa in considerazione dagli amministratori locali penso che bisogna continuare almeno per quanto possibile a dibattere questo tema delle bancarelle che debbono ritornare. Ricordo solo che la cultura non può avere confini geografici ma Port’Alba potrebbe essere un antenna con la quale mettere in onda i numerosi quadri culturali di Napoli. Si spera che altre iniziative possano essere all’attenzione delle varie associazioni citate nell’articolo.
UN SALUTO