L’associazione Pass-Seggio: “Francesca è una di noi, ciò che le è accaduto è fuori dalla nostra concezione di diritto al lavoro e alla vita”
Caserta, 15 settembre – Ancora un gravissimo episodio di violenza ai danni di una donna, in una situazione di indifferenza generale che non conosce fine né soluzioni per un problema divenuto la vera piaga del XXI secolo.
Questa volta a pagarne le conseguenze è stata una giovane studentessa universitaria di 23 anni che lavorava in un bar di Aversa per potersi sostenere negli studi. Dopo il consueto turno di lavoro, Francesca Di Donato si apprestava a tornare a casa, quando due balordi a bordo di un’auto l’hanno avvicinata. La donna ha resistito al violento strappo della borsa, ma è stata trascinata dall’auto per diversi metri, riportando lo spappolamento della milza e serie complicazioni ai danni di un rene.
Ed il dramma è proprio questo: essere private della libertà di uscir da sole per strada senza timore, in una terra di nessuno dove vige ancora la regola del più forte. Francesca aveva infatti l’unica “colpa” di esser sola alle 02.30 della notte, dopo una giornata di lavoro. Tante le iniziative volte a contrastare i fenomeni di violenza, in particolare quelli sulle donne, ma le cronache parlano invece di un’escalation senza fine di abusi e violenze di ogni genere, anche per futili motivi.
L’Associazione di Commercianti Pass-Seggio ha diramato un duro comunicato a seguito di quanto è accaduto a Francesca, in cui si legge: “Francesca è una di noi, ciò che le è accaduto è fuori dalla nostra concezione di diritto al lavoro e alla vita. Francesca, insieme con tutti quelli che come lei fanno tardi la sera per portar a casa il frutto del proprio lavoro, andrebbe tutelata: tutte le notti e tutti i giorni. Ancora una volta la mancanza delle forze di sicurezza cittadine e territoriali, che siano essi vigili urbani, polizia, carabinieri, concedono spazio ad episodi di criminalità e violenza contro cui da soli, noi commercianti, non possiamo confrontarci, nonostante gli sforzi e le ripetute denunce. Ma in strada, purtroppo, c’è di tutto: un agglomerato di corpi e necessità differenti, lasciati all’autogestione e all’autocontrollo dalle amministrazioni, dalla polizia, dai corpi di vigilanza, ingiustificatamente impiegati solo a sprazzi e in maniera irrisoria, concentrati al solo controllo delle episodiche violazioni amministrative dei gestori, fino ad una certa ora, mai oltre. La strada è di chiunque abbia più determinazione di altri: è dell’automobilista incauto, del motociclista che supera le transenne della ztl, del gruppo di ragazzi in auto con stereo iper-potenziato i cui tonfi fanno tremare le vetrine dei negozi e le finestre dei residenti, è dei ladri e dei malviventi parcheggiatori che commettono una estorsione ad ogni parcheggio, ad ogni angolo di Piazza Marconi, ma la strada è anche dei bravi ragazzi, come Francesca, che tornano a casa dopo una sera di lavoro con la paura di non riuscire a raggiungere in tempo l’auto, di mettersi al sicuro”.
FOTO: tratta da dasud.it