I 70 dipendenti sono stati licenziati senza neppure aver ricevuto la comunicazione individuale. Ieri mattina le aree ristoro Autogrill sono state svuotate di tutti gli arredi
Napoli, 1 ottobre — La società Autogrill Spa ha definitivamente chiuso i suoi punti vendita all’interno dell’aeroporto di Capodichino mandando a casa 70 dipendenti. L’opera di smantellamento degli arredi dei punti di ristoro della società Autogrill è avvenuto nella notte di ieri per concludersi in tarda mattinata sotto gli occhi privi ormai di speranza dei suoi ex dipendenti.
Così altre 70 famiglie napoletane si ritrovano a dover conoscere l’incubo della disoccupazione, la paura di non riuscire più a ricominciare in una città in cui il lavoro sembra non esserci più per nessuno.
Autogrill chiude i suoi punti vendita all’aeroporto a Napoli nonostante non abbia subito affatto il peso della crisi economica in cui versa il nostro Paese. La società è infatti tra le poche aziende che, se pur avendo riscontrato una lieve flessione sugli utili, ha in ogni modo chiuso con uno scarto altamente positivo il proprio bilancio 2013, precisamente con 88 milioni di euro di utile netto, superiore tra l’altro all’anno precedente. Sono 3,9 miliardi di euro i ricavi incassati nel 2013 dalla società Autogrill, di cui il 50% proveniente proprio dal canale degli aeroporti.
Gli ex lavoratori lamentano inoltre la poca serietà nei loro riguardi da parte di una così importante società, altamente quotata a livello internazionale, ma che considera i propri dipendenti numeri da poter sottrarre senza il minimo scrupolo. A detta degli ex dipendenti, la società ha chiuso senza darne preavviso ufficiale con lettera individuale ai 70 dipendenti impiegati nei 6 bar ristoranti presenti a Capodichino. Per le 70 famiglie inoltre, non sarebbe previsto alcun tipo di ammortizzatore sociale. Sembrerebbe anche che la società Autogrill abbia dovuto pagare una considerevole somma per la rescissione anticipata del contratto d’affitto dei locali.
Ieri mattina i dipendenti che si sono recati sul posto hanno potuto solo osservare da lontano, con amarezza e malinconia, i locali vuoti che fino a due giorni fa pullulavano di gente. A bloccare ogni loro tentativo di protesta numerosi agenti di polizia che hanno piantonato l’area fino al termine dello sgombero dei locali dagli arredi delle ormai ex-aree ristoro Autogrill.