4 Novembre, festa delle Forze Armate. Napolitano e Renzi all’Altare della Patria con la consueta cornice delle Frecce Tricolori e con lo sfondo di nuove divisioni sociali

Festa dell’Unità nazionale e contrapposizioni sociali, le preoccupazioni per nuovi estremismi del Presidente della Repubblica

bandiera italianaIl 4 novembre 1918 l’Italia firmò l’armistizio che sanciva la fine della 1° Guerra Mondiale, da allora questa data è diventata il simbolo dell’unità nazionale nonché giornata dedicata a tutte le forze armate che quasi 100 anni fa festeggiarono la fine delle ostilità di quella che poi gli storici, a giusta ragione, chiamarono: “La Grande Guerra”. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in questa occasione solenne ha preso parte alla cerimonia di deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria e nel suo discorso ha affrontato la questione delle nuove forme di estremismo e del fanatismo che si sta sviluppando in Europa ed in Italia.

“Vi è il rischio – ha sottolineato – che, sotto la spinta esterna dell’estremismo e quella interna dell’antagonismo, e sull’onda di contrapposizioni ideologiche così datate e insostenibili, prendano corpo nelle nostre società rotture e violenze di intensità forse mai viste prima”. I riferimenti sono ovviamente diretti anche agli eventi degli ultimi giorni che hanno segnato una cesura sempre più profonda tra Governo e Sindacati ma anche all’interno dello stesso Partito Democratico che proprio ieri a Brescia contestava in piazza il suo leader che presiedeva l’assemblea degli industriali in una fabbrica dove gli operai erano stati costretti ad un giorno di ferie per evitare contestazioni.

“L’Italia – ha sottolineato il capo dello Stato – fa assoluto affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per l’affermazione della pace e della giustizia nel mondo, condizione essenziale per la libertà dalla guerra e la prosperità della nostra democrazia. Con questi sentimenti rivolgo a tutti voi, Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri e Finanzieri, il mio caloroso saluto e il mio vivo apprezzamento per l’entusiasmo e il coraggio con cui assolvete i rischiosi compiti ai quali siete chiamati. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia!”.

Il Premier, presente a Piazza Venezia, non si è fatto mancare il consueto incontro con una scolaresca romana che aveva assistito alla cerimonia dedicata alle Forze Armate, alla quale ha anche esortato a rispondere al questionario sulla buona scuola: “Avrei bisogno che mi inviaste una mail con le cose che non vi tornano, che non vi piacciono”. Mail che gli studenti del Liceo Regina Margherita di Palermo alcuni giorni or sono, non sono sicuramenti riusciti ad inviare, infatti provando con metodi ordinari ad avvicinarsi al Ministro Giannini in visita istituzionale sono stati gentilmente invitati dalla polizia, con corredo di manganello a crearsi tutti un nuovo account Twitter attraverso cui comunicare il loro malcontento. Insomma la leadership liquida deve fare i conti con una base sociale ancora molto solida.

Deposta la corona d’alloro, il cielo di Roma, come di consueto, si è dipinto del bianco, rosso e verde delle Frecce Tricolori.

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