L’abbandono della struttura è sotto gli occhi di tutti da mesi e nessuno interviene, gli ascensori inagibili non consentono la fruizione ai disabili
Napoli, 8 dicembre – Mentre la città, con le sue strade addobbate a festa nel cuore del centro storico, è affollata di visitatori e turisti alla ricerca di angoli suggestivi tipici del Natale, ci viene in mente la famosa frase della celeberrima commedia scritta da Eduardo De Filippo nel 1931, “Natale in casa Cupiello”: “Te piace o’ presepe?”. A Napoli a quanto pare ti deve piacere per forza. Noi invece siamo andati a fare quella che per tanti bagnolesi e non solo (si incontra tutta la provincia di Napoli a passeggio qui), è la classica passeggiata di tutto l’anno. Quale posto migliore del Pontile Nord? Una splendida giornata di sole, un panorama mozzafiato dai colori esaltati da un sole splendente sul golfo di Pozzuoli e su tutta Napoli. Peccato che la passeggiata più bella di Napoli, come molti napoletani la definiscono, sia per molti ma non per tutti.
Sei un atleta? Allora potrai godere appieno di una meravigliosa struttura che si allunga per un chilometro sul mare antistante Bagnoli volgendo lo sguardo alla maestosa isola (penisola) di Nisida, anche questo un paradiso per pochi. Se hai la fortuna di poter deambulare senza l’aiuto di un parente o di un amico, allora a Natale puoi, non solo passeggiare per i Decumani partenopei alla scoperta dei presepi e dei pastorelli all’ultima moda, ma anche godere di un panorama mozzafiato che affascina sia il visitatore frettoloso che lo sportivo della domenica. Se sei in carrozzella, no. A meno che non disponi di amici dalle forti braccia per portarti su per le scale a godere dell’aria frizzantina che si respira sul Pontile, di questi tempi. Noi, con le nostre foto, abbiamo immortalato solo una famigliola che con il passeggino in braccio ha affrontato le scale per il piacere di essere al mare anche a dicembre. Chi è meno fortunato, ormai al Pontile Nord non ci accosta più.
Sono mesi che la struttura segue le alterne vicende dello scempio gestionale della Bagnolifutura Spa. Sono mesi che i due ascensori sono fuori servizio, allontanando inesorabilmente e brutalmente chi, con disabilità, non può affrontare la rampa di scale che da’ su questo splendido panorama a destra, e quello desolante, a sinistra, di un’area di 300 ettari di abbandono, divenuta simbolo di una classe dirigente incapace, vecchia e nuova che sia. Una classe dirigente che si appella agli slogan ma che dimentica che la vita di tutti i giorni è fatta per qualcuno anche e solamente di un’ora trascorsa all’aria aperta godendo di un panorama a costo zero.
Da quando la Bagnolifutura Spa è stata posta in liquidazione ma anche prima, dopo le chiusure intervallate alle riaperture della piacevole passeggiata a mare, il sito è per così dire gestito da alcuni Lsu che ne consentono l’apertura e la chiusura del cancello, nulla più. Oltre due anni fa, sempre dalle pagine del nostro giornale lamentammo la carenza di sorveglianza, anche sanitaria, in caso di emergenza. Nulla è cambiato, anzi no, a disagio si aggiungono disagi. E’ come tanti angoli di Napoli, un posto affascinante, ma di certo non grazie a chi amministra. Le bellezze di Napoli ci vengono o da Madre Natura o dai tanti artisti e mecenati che nei secoli hanno reso affascinante questa città. Mentre l’abbandono in cui sprofonda anche questo angolo di paradiso non è certo colpa di chi vorrebbe, anche a Natale, passeggiare sul Pontile Nord senza essere costretto a chiedere aiuto al primo volontario che passa.
Non giochiamo a scaricabarile, altrimenti cambiate mestiere.