Esplosi fuochi pirotecnici e lancio di uova contro le forze dell’ordine, davanti l’ingresso dell’Hotel Ramada, sede dell’incontro. Salvini non c’è e manda in avanscoperta il senatore Volpi, che assicura la presenza del partito alle regionali campane
Non c’è Matteo Salvini, alla presentazione della forza politica “Noi con Salvini” da lui stesso fondata per il centro e Sud Italia. Ufficialmente impegnato ma forse memore dell’ultima visita a Napoli, dove era stato accolto da lanci di pomodori da parte di neoborbonici, ha preferito defilarsi e mandare in avanscoperta il senatore Raffaele Volpi. Non è andata bene lo stesso, per la Lega Nord versione Sud, che ambisce a governare la Campania. All’ingresso dell’Hotel Ramada, mentre si svolgeva la presentazione del partito, diverse persone hanno lanciato uova ed esploso fuochi d’artificio contro le forze di polizia che erano schierate a protezione della struttura.
Evidentemente, è ancora vivo il ricordo di quando Salvini durante una festa, in quel di Pontida, cantava: “Senti che puzza scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani”. Volpi non fa particolare menzione degli scontri ma sottolinea: “Abbiamo chiesto scusa per quello che è stato detto”. A giudicare da quello che è successo, le scuse non sembra siano state accettate. Un cartello dei manifestanti recita: “Voi con Salvini, Noi con Partenope. Napoli antifascista”. Tra gli slogan intonati: “Odio Lega” e “La disoccupazione non è colpa dell’immigrazione ma del padrone”.
Volpi, alla domanda dei giornalisti su quello che accadrà da qui a marzo, ha dichiarato: “Potremmo anche essere alternativi e presentarci da soli. In questo momento mi sembra che ci sia molta confusione e – continua – stiamo ragionando su cosa fare per le regionali perché fino a questo momento abbiamo sentito solo nomi, ma non c’è nemmeno un programma”. Gianluca Cantalamessa, figlio di Antonio che ha militato nel MSI e AN, incaricato di rappresentare il carroccio a Napoli, sottolinea: “Alle regionali non sappiamo ancora come e con chi ma ci saremo. C’è bisogno – ha ribadito Cantalamessa – di una politica che torni alla difesa dei territori”.