Circumvesuviana: dopo l’aumento tariffario, i nuovi tagli

Non c’è pace per gli utenti del trasporto pubblico in Campania. Tra le linee più colpite e disastrate vi è la Circumvesuviana che ora vedrà altri tagli, nonostante l’aumento delle tariffe

circumvesuvianaContinuano i disagi per gli utenti del trasporto pubblico in Campania e in particolare per quelli della Circumvesuviana. Oltre all’aumento delle tariffe con l’introduzione del nuovo biglietto TIC (vai all’articolo), che ha scatenato numerose polemiche da parte delle associazioni di consumatori (vai all’articolo), le quali trovano ingiustificati i rincari rispetto ai servizi giudicati scadenti, la Regione Campania ha deciso di effettuare altri tagli a questi ultimi. Saranno soppresse 22 corse al giorno sulle tratte Napoli – S. Giorgio e Pomigliano – Acerra.

Ad illustrare i tagli ci pensa Gennaro Conte, macchinista del sindacato Orsa, che al Corriere del Mezzogiorno spiega come sarà ridefinito il nuovo orario delle tratte suddette. “I passeggeri diretti a San Giorgio dovranno necessariamente salire a bordo dei treni Napoli–Poggiomarino o Napoli–Sorrento. Avranno 22 corse in meno a disposizione, nell’arco della giornata mentre – spiega Conte – i viaggiatori che intendano raggiungere Acerra con la Circumvesuviana dovranno scendere alla stazione di Pomigliano Alfa Sud e da lì proseguire in autobus”.

Il motivo dei tagli non si conosce ancora. Preoccupa, in particolare la chiusura del prolungamento per Acerra, inaugurato solo 9 anni fa e costato 59 milioni di euro. Per l’altra tratta, cioè quella di San Giorgio, la motivazione risiederebbe nel fatto che la linea sia poco frequentata. Certo, con dei servizi così scadenti, non c’è da meravigliarsi e i tagli, così come l’aumento delle tariffe, non risolvono il problema. Lo aggravano.

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