Quirinale: minoranza PD chiede nome unitario, Renzi non ci sta e annuncia scheda bianca durante le prime tre votazioni

Continuano le tensioni tra il Premier e minoranza PD. In Forza Italia, Fitto attacca Berlusconi. M5S chiede al PD la rosa di nomi da sottoporre alla rete

Renzi QuirinaleLa minoranza del Partito Democratico, non si arrende al “patto del Nazareno”. Pippo Civati e Gianni Cuperlo, seppur con proposte diverse, lanciano la loro sfida al Premier. Lo fanno intervenendo dalla convention di Sel, “Human Factor”.

Civati chiede esplicitamente un nome “anti-Nazareno” e lo individua in Prodi. Afferma Civati: “Io un nome al momento lo avrei ed è Romano Prodi. Non capisco perché dire Prodi vorrebbe dire andare contro il Pd e – continua – non c’è bisogno di dividere il partito ma io non posso garantire che questo non succeda. Non c’è nessun disegno per rompere ma se non si cambia non è una scissione, è un’altra cosa ed è un’altra cosa che vogliamo costruire tutti insieme”.

Gianni Cuperlo invece vorrebbe una proposta unitaria, condivisa cioè anche con i renziani. “La questione del Quirinale si pone in termini paradossalmente abbastanza semplici – dice Cuperlo – Bisogna che il Pd discuta i criteri e il profilo di una candidatura autorevole, autonoma e in grado di essere ciò che deve essere: il garante supremo della Costituzione”. Lo stesso Cuperlo, afferma di non pensare minimamente alla scissione e davanti ai presenti, assicura: “Quello che state e stiamo facendo è prezioso, ma vorrei dirvi che sarebbe un limite se una condizione di questo disegno fosse la rottura di un partito che raccoglie militanti magari delusi ma convinti che in questo partito vi sia un pezzo della loro storia”.

Matteo Renzi, in queste ore ha affermato: “Non offriamo una terna di nomi ma una proposta secca, tutti hanno il diritto di dire e discutere sui nomi perché il Presidente della Repubblica si elegge con tutti quelli che ci stanno e non contro qualcuno. Il Premier ha annunciato che tutto il PD voterà “scheda bianca” durante le prime tre votazioni.

In Forza Italia, l’europarlamentare Raffaele Fitto, torna ad attaccare Berlusconi che starebbe facendo da stampella a Renzi e al PD. Saverio Romano, suo braccio destro, afferma: “Pronti a votare il futuro presidente della Repubblica con i grillini e la minoranza Pd, se il candidato del Colle lo decidono a tavolino Berlusconi e Renzi e ce lo comunicano a mezzo stampa”.

Il Movimento Cinque Stelle, dopo aver ribadito all’evento “Notte dell’onestà” di volere dei nomi da Renzi e assodata l’indisponibilità di quest’ultimo, si rivolge direttamente al PD. Il deputato Luigi Di Maio, ai microfoni del TG1, afferma: “Noi abbiamo deciso di mettere al centro di questa scelta i cittadini. Chiediamo i nomi al PD. Loro fanno quattro nomi e quello più votato dalla rete, noi lo voteremo già al primo scrutinio“.

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