La singolare rappresentazione ha destato non poco scalpore tra la folla che assisteva alla processione, poi è stato svelato il mistero: si trattava di un chiaro riferimento al pilota giordano arso vivo dall’Isis qualche mese fa
Procida (Napoli), 4 aprile – Ieri era venerdì santo e come ogni anno sulla magica isola di Procida ha avuto luogo la processione dei Misteri, un evento che ha alle proprie spalle una tradizione secolare. Per le stradine colorate dell’isola del “Postino” sfila un lungo corteo che parte da Terra Murata e si conclude nel porto de la Marina Grande e in cui vengono rappresentate scene della vita di Gesù.
Tuttavia ieri è accaduto un qualcosa di singolare che ha attirato l’attenzione e la curiosità delle tante persone accorse per assistere alla tradizionale e folcloristica processione. Su uno dei carri che stava sfilando vi era Gesù rinchiuso in una gabbia con una veste arancione acceso (simile alle tute che indossano i prigionieri dell’Isis) e ai suoi piedi uno scheletro umano.
L’iniziale stupore dei presenti, rimasti un po’ confusi e al tempo stesso senza parole, ha trovato risposta in un volantino, distribuito insieme ad una corona del Rosario durante il passaggio del “Mistero”, che recitava testuali parole “Dio ha dato all’uomo il libero arbitrio, ma l’uomo lo ha usato in modo folle e violento, sfigurando il volto suo e di suo fratello. Tutto questo non ci può lasciare né indifferenti né complici: vogliamo lanciare un grido d’indignazione e di speranza”.
La particolare rappresentazione di Gesù rinchiuso in una gabbia con indosso una tunica arancione è un chiaro ed evidente riferimento alla macabra esecuzione del pilota giordano fatto prigioniero dai cosiddetti “tagliagole” dell’Isis e poi arso vivo in una gabbia. Lo scheletro ai piedi di Gesù stava a raffigurare proprio lui, Muad Kasasbeah (nome del pilota giordano). Ed è così che la drammatica attualità che stiamo vivendo si unisce e si fonda con la tradizione e arriva fino alla processione dei Misteri di Procida come un grido forte di denuncia a ciò che accade oggigiorno intorno a noi.
FOTO: tratta da ilmattino.it