Napoli ama i gatti: porte aperte agli animali, tanto amore ma pochi servizi di qualità

Napoli, Roma e Torino sono state dichiarate le città più “amiche” dei gatti da Legambiente che, contemporaneamente denuncia le differenze geografiche e la mancanza di informazione ai cittadini riguardo la loro tutela

gatto-vesuvioDopo 4 anni di attività e impegno continuo, Legambiente ha nuovamente sottoposto un questionario alle amministrazioni dei comuni capoluogo di provincia e alle aziende sanitarie per conoscere politiche e gestione dei nostri amati amici a quattro zampe.  Secondo lo studio “animali in città”, Verbania è la città che accoglie più favorevolmente i cani, così come la maggior parte delle città siciliane, ma Napoli, Torino e Roma risultano essere le città più “amiche” di alcuni dei più teneri animali domestici: i gatti.

Dall’indagine quindi emerge un’Italia che tutela e ama il proprio cucciolo – tanto che si dice che l’associazione ambientalista voglia istituire un’anagrafe unica nazionale degli animali da compagnia – ma che allo stesso tempo appare lacerata da disomogeneità territoriali dei servizi per i cittadini che si prendono cura degli animali. Infatti, nonostante il 90% dei comuni capoluogo abbia attivato l’assessorato e/o l’ufficio dedicato al settore e, l’82% delle Asl abbia dichiarato di avere almeno il canile sanitario, sono pochi gli enti in grado di assicurare servizi di qualità.

I dati riportano che “solo il 35% delle città del campione raggiunge un punteggio sufficiente (30 punti su 100), il 3,5% (Modena, Ferrara e Verona) raggiunge una performance buona e il 2,5% ottiene una performance ottima (Terni e Prato), mentre il restante 59% raccoglie punteggi decisamente insufficienti”. In conclusione quindi, l’obiettivo rimane sempre lo stesso: potenziare le strategie per garantire ai cittadini amanti degli animali servizi migliori.

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