Proteste e scioperi per mantenere in vita l’ultimo stabilimento dell’ex Indesit
La multinazionale che ha rilevato l’azienda della famiglia Merloni lancia un nuovo piano, “il migliore che possiamo mettere in campo”, ha detto Davide Castiglioni, a.d. di Whirlpool Italia. 800 lavoratori però potrebbero finire in strada per la chiusura dello stabilimento Indesit di Carinaro (CE).
A distanza di due anni dal Piano Italia e dalla chiusura dello stabilimento di Teverolo, la Whirlpool annuncia nuovi cambiamenti. Si parla di circa 500 milioni di euro di investimenti che permetteranno all’Italia di diventare più competitiva sul mercato mondiale. A farne le spese, però, saranno i lavoratori: 1335 sono gli esuberi complessivi. Oltre a Caserta verrà soppresso anche il centro di ricerca di None e ci sarà l’accorpamento dello stabilimento di Albacina con quello di Melano.
“Quello presentato oggi è un piano che, se da un lato contiene scelte industriali importanti per il nostro paese sia in termini di investimenti che di volumi produttivi, con il rientro di produzioni attualmente fatte in Cina, in Turchia e in Polonia, dall’altro contiene la decisione di chiudere lo stabilimento ex Indesit di Carinaro in Campania e, seppur in tempi più lunghi, il trasferimento della ricerca e sviluppo sulle lavastoviglie con la chiusura del centro di None in Piemonte. Decisioni di chiusure che non possiamo condividere”, hanno dichiarato Michela Spera, segretario nazionale Fiom e Gianni Venturi, coordinatore nazionale per il gruppo Whirlpool-Indesit.
Perché infatti se da un lato lo stabilimento di Albacina-Melano prospetta di diventare il primo polo d’Europa per i piani di cottura, dall’altro il futuro di molti lavoratori resta incerto. Primi fra tutti quelli dello stabilimento di Carinaro. “Whirlpool si assume la grande responsabilità di chiudere l’ultima realtà che ha nella storia del marchio Indesit. La cosa più grave è che chiude in un territorio già devastato come Caserta e di fatto smentisce quanto detto dall’azienda a febbraio sul mantenimento degli accordi in essere”, ha detto il segretario generale della Uilm Campania Giovanni Sgambati.
Anche secondo il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi oltre agli aspetti positivi che riguardano gli investimenti, ce ne sono anche altri “fortemente negativi e inaccettabili”. “Il Governo farà di tutto per salvaguardare i posti di lavoro del gruppo Whirlpool in Italia”, ha aggiunto il Ministro impegnandosi a cercare un confronto il prima possibile.
Intanto però gli operai non sono rimasti con le mani in mano. All’annuncio dell’imminente chiusura i lavoratori della fabbrica di Carinaro hanno messo in atto uno sciopero immediato. Un primo presidio è nato subito dopo fuori dai cancelli dello stabilimento. Anche ad Albacina i lavoratori si sono mobilitati, occupando la Strada provinciale 256 e dirigendosi verso la superstrada Ancona-Roma.
I sindacati, con Uilm Campania in testa, si preparano a costruire “la reazione più tenace per rigettare questo piano”. Previsto per il 20 aprile un incontro tra la Whirlpool ed i sindacati per discutere della questione degli esuberi. “Comunque una parte degli esuberi non sono strutturali e potranno essere riassorbiti”, si è difeso l’amministratore delegato Castiglioni, dicendo che in realtà gli esuberi aggiunti ora da Whirlpool a quelli previsti dal Piano Italia sono 400 (250 per gli stabilimenti e 150 nell’ambito ricerca e sviluppo).
In questi calcoli i lavoratori casertani sembrano avere la peggio. E sembrano anche dover pagare per gli investimenti che otterranno gli stabilimenti di Fabriano Albacina-Melano. “La Campania sta pagando un prezzo altissimo in termini di occupazione, siamo ormai alla desertificazione industriale di una delle più importanti regioni del Mezzogiorno. Non siamo più in presenza di singole vertenze ma difronte a una vera e propria “vertenza campana” su cui il Governo e la Regione devono dire cosa intendono fare e su cui chiediamo loro di intervenire immediatamente”, ha dichiarato la Fiom.
Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha lamentato l’esclusione delle Regioni dall’incontro Mise che si è tenuto sul piano Whirlpool-Indesit. “Il Governo senta le Regioni. Insieme strategie e piani per salvare lavoratori e stabilimento Carinaro-Caserta”, ha comunicato Caldoro via Twitter.