Lo studio della Cgia di Mestre lancia l’allarme. Arezzo, Bologna, Livorno, Modena, Potenza, Rimini e Treviso i comuni più tassati
La Tasi e l’Imu nel 2015 aumenteranno. E la prima rischia di salire addirittura al 6 per mille se non verrà applicata la local tax. A rivelarlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre in seguito all’analisi delle delibere di approvazione delle aliquote Imu e Tasi dei Comuni.
“Con l’approssimarsi del termine del 31 maggio, entro il quale i Comuni dovranno approvare il bilancio di previsione 2015, il numero delle delibere relative alle aliquote Imu e Tasi da applicare nel 2015 è destinato ad aumentare”, ha dichiarato il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi poi aggiungendo: “Il campione analizzato è ancora molto ristretto. Tuttavia la tendenza appare abbastanza chiara: i Comuni, anche per l’anno in corso, hanno deciso di aumentare il peso fiscale dell’Imu e della Tasi”.
A darne la prova sono state le delibere dei Sindaci di Arezzo, Bologna, Livorno, Modena, Potenza, Rimini e Treviso. Per la Cgia il motivo è da rintracciare nei 1,5 miliardi di euro di mancati trasferimenti previsti per quest’anno, tra i quali i 650 milioni disposti a favore delle amministrazioni comunali nel 2014. L’unico modo per assicurare i servizi ai propri cittadini per i Comuni sembra essere l’aumento dell’Imu e della Tasi.
“Tra i tagli e il venir meno di queste preziose risorse, che nel 2014 sono servite ad abbattere il peso della Tasi sulla prima casa, per l’anno in corso mancheranno nelle casse dei Comuni oltre 2,1 miliardi di euro che in parte saranno coperti dai cittadini attraverso un inasprimento delle tassazioni sugli immobili”, spiega la Cgil attraverso il sito del Dipartimento delle Finanze.
Segnali positivi però giungono da Enna e Mantova dove è stata registrata una tendenza inversa. I primi cittadini, infatti, hanno addirittura disposto di alleggerire il carico fiscale per il 2015. Ad Aosta, a Carbonia, a Pesaro e a Rovigo invece si manterrà inalterata la stessa situazione del 2014.
“Ricordo che con la Legge di Stabilità 2015 è stata scongiurata la possibilità, solo per l’anno in corso, di consentire ai Sindaci di aumentare l’aliquota della Tasi sulla prima casa fino al 6 per mille. Un pericolo, però, che rischiamo di subire l’anno prossimo. Infatti, se dal 2016 non verrà applicata la local tax, la situazione si ripresenterà nuovamente”, ha concluso il segretario della Cgia Bortolussi.