Un medaglione con l’Angelo della Pace e un rosario di legno di ulivo, i simboli dell’incontro tra Papa Francesco e Abu Mazen. Due sante palestinesi uniscono la cristianità al mondo musulmano
Papa Francesco santifica per la prima volta nella storia moderna due suore palestinesi. Presente in piazza San Pietro per la cerimonia anche il presidente Abu Mazen. “Cordiale e caloroso” l’incontro che nella giornata di sabato ha unito il Pontefice e il presidente della Palestina.
Una folla di fedeli cattolici giunti dalla Palestina, bandiere verdi, bianche e nere con il triangolo rosso sventolate in aria. Così piazza San Pietro celebra le nuove sante palestinesi Suor Mariam di Gesù Crocifisso Baouardy e Suor Marie Alphonsine Danil Ghattas. Con loro sono state canonizzate anche la beata francese Giovanna Emilia de Villeneuve e la napoletana Suor Maria Cristina dell’Immacolata Concezione, fondatrice dell’ordine delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato.
“Ispirandosi al loro esempio di misericordia, di carità e di riconciliazione, i cristiani di queste terre guardino con speranza al futuro, proseguendo nel cammino della solidarietà e della convivenza fraterna”, ha dichiarato il Papa durante la celebrazione.Due suore nate in una terra difficile come la Palestina, una terra che per la maggior parte oggi è musulmana. Con la loro intercessione sono avvenuti due miracoli, la guarigione inspiegabile dal punto di vista scientifico di un ingegnere della Galilea e quella di un bambino siciliano.
Papa Francesco ha ricordato le umili origini di Suor Mariam Baouardy che, scappata da un matrimonio forzato, è diventata “strumento di incontro e di comunione con il mondo musulmano”. Marie Alphonsine Danil Ghattas invece è conosciuta come la fondatrice dell’Istituto delle suore del Santo Rosario, la prima congregazione di religiose nata in Terra Santa.Proprio questi due fattori, la povertà di Santa Mariam Baouardy e la nascita a Gerusalemme di Santa Marie Alphonsine Ghattas, secondo il presidente Abu Mazen le legano alla Chiesa Cattolica e allo stesso tempo allo Stato Palestinese.
Un punto di contatto tra due realtà che sembrano essere così distanti toccato anche sabato mattina nell’incontro tra Papa Francesco e il presidente palestinese. Dopo la firma del nuovo accordo diplomatico che stabilisce le attività della Chiesa in Palestina, i due capi di Stato hanno avuto un colloquio in Vaticano di circa 20 minuti.
Il Papa ha regalato ad Abu Mazen una copia della Evangelii Gaudium e un medaglione con la figura dell’Angelo della Pace. “Ho pensato a te – ha detto – che sei un angelo della pace”. Il presidente invece ha portato una cassa di madreperla contenente un rosario di legno di ulivo e le reliquie delle due nuove sante.
“Vogliamo esprimere apprezzamento ai nostri fratelli cristiani palestinesi per la loro fermezza e il contributo efficace fornito per costruire la nazione palestinese. – ha commentato poi con una nota Abu Mazen – La nostra Terra Santa è diventata un bastione della virtù per tutto il mondo, e siamo grati a Sua Santità Papa Francesco. La Palestina non è una terra di guerra; è piuttosto una terra di santità e virtù come Dio voleva che fosse”.
FOTO: tratta da ansa.it