Formisano, commissario metropolitano di Idv, illustra il progetto che il suo partito intende portare avanti per le elezioni comunali 2016 a Napoli
Italia dei Valori sosterrà de Magistris fino alla fine del suo mandato, poi alle elezioni comunali 2016 a Napoli andrà con il Partito Democratico. Questo il fulcro del progetto di Idv, che consiste nel rientrare nello schieramento di centrosinistra, come è già avvenuto alle elezioni regionali (dove Idv ha appoggiato l’elezione di Vincenzo De Luca) e a livello nazionale. L’idea è stata illustrata da Venanzio Carpentieri, commissario metropolitano del Pd di Napoli e da Nello Formisano, omologo di Idv, che ha spiegato come “la coalizione di centrosinistra dal punto di vista dell’Idv non può prescindere, a Roma come a Napoli, dal Partito Democratico”.
Formisano spera che oltre al Pd, facciano parte della coalizione Socialisti e Verdi e “chi ha preso parte alla coalizione che ha prodotto la vittoria alle regionali in Campania”. Non solo, spazio anche “ai movimenti politici presenti in città”. Anche de Magistris può far parte della coalizione con la sua “Dema” ma non come candidato sindaco, il quale come è ragionevole pensare sarà appartenente al Pd, anche se Formisano ha dichiarato: “Nessuna investitura diretta e prioritaria, solo dopo che sarà costruita la coalizione e saranno definiti i punti programmatici sarà individuato il candidato sindaco, via consenso diffuso o via primarie”.
Appare però francamente molto difficile che l’attuale sindaco di Napoli possa far parte di una coalizione con il Pd. Troppo diverse le posizioni tra quest’ultimo e Matteo Renzi su questioni locali (es. commissariamento di Bagnoli), nazionali (es. politiche sul reddito minimo) e visione europea (es. aiuti alla Grecia e strategia di Tsipras). Non questioni di poco conto, tanto che lo stesso de Magistris in queste ore oltre a ricevere l’appoggio di Sel, ha voluto minimizzare le parole di Formisano, affermando: “Ognuno si assumerà le proprie responsabilità, chi vivrà vedrà. Le primarie del centrosinistra? Io non sono il candidato del centrosinistra. Io sono de Magistris, espressione di un nuovo modo di fare politica”. E allora che succederà? Ognuno probabilmente andrà per la propria strada, con il rischio neanche tanto remoto che possa approfittarne un terzo incomodo.