Ultimi giorni per la dichiarazione dei redditi attraverso il 730 precompilato, disponibile solo da quest’anno. Il nuovo 730 riscuote successo: la scadenza è fissata per giovedì 23 luglio
Sono questi gli ultimi giorni per presentare il 730 precompilato dell’anno 2015. Coloro che non si sono ancora cimentati nella dichiarazione dei redditi dovranno affrettarsi, in quanto la scadenza è fissata per il prossimo giovedì 23 luglio, data stabilita in seguito ad una proroga emanata dal governo rispetto alla scadenza iniziale del 7 luglio.
Da quest’anno, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione di lavoratori dipendenti e pensionati un modello 730 già compilato da inviare via web; questo può essere modificato prima dell’invio, e non è assolutamente obbligatorio, infatti, i contribuenti possono presentare, con le modalità ordinarie, il modello 730 o il modello Unico. La propaganda mediatica parlava di “un 730 facile e veloce”, ma, come spesso accade, le aspettative non corrispondono alla realtà: il modello presenta moltissimi casi particolari che potrebbero trarre in errore i compilatori, e che a causa di questo rischierebbero delle sanzioni; è per questo che bisognerebbe studiare attentamente le istruzioni ministeriali, scampando così da eventuali multe per falsa dichiarazione. Massima attenzione, dunque, nel compilare correttamente e nell’inserire tutte le entrate nel 730, dato che è prevista una sanzione di 100 euro per ogni certificazione errata, o trasmessa tardivamente o non trasmessa.
Nonostante il 730 “ingannevole” di quest’anno, sono 16,5 milioni i 730 ricevuti dai Caf (Centro Assistenza Fiscale) via web, “mentre hanno usato il canale telematico dell’Agenzia delle Entrate 1,6 milioni di contribuenti”, spiega Valeriano Canepari, presidente della Consulta dei Caf. Che ci siano dei ritardatari è inevitabile, ma come si suol dire, “chi tardi arriva male alloggia” , dato che per coloro che invieranno solo ora il 730 via web non sarà più possibile alcuna modifica; è Canepari a spiegarlo, infatti puntualizza: “.. ormai la situazione è definita. I centri di assistenza completeranno entro il termine di scadenza gli invii dei modelli già presentati dai contribuenti e in corso di lavorazione”. Tuttavia, i contribuenti che si accorgessero di aver sbagliato dovranno necessariamente farsi aiutare da un Caf o da un professionista abilitato, presentando un 730 integrativo entro il prossimo 26 ottobre; altra possibilità è quella di ricorrere al modello Unico 2015.
Il presidente Caf è soddisfatto del nuovo 730, in quanto, a suo avviso, questo abbia “sostanzialmente superato la sperimentazione nonostante qualche criticità”. “E’ stato fatto un buon lavoro – continua Canepari – la struttura informatica messa in piedi ha retto e il risultato conferma che si è trattato di una buona idea. Forse avremmo potuto gestire meglio la situazione se come primo anno sperimentale si fosse scelta una platea meno vasta. Tuttavia l’aver lavorato su tutti i contribuenti che presentano il 730 ci ha permesso di individuare le problematiche del sistema e c’è da augurarsi che l’Agenzia delle Entrate li corregga”. Secondo Valeriano Canepari, la criticità principale è stata “il problema della qualità dei dati inseriti nel 730 dall’Agenzia, infatti, ─ continua il presidente ─ In molti casi da parte dei Caf è stato necessario modificare tali dati. Occorre quindi intervenire affinchè i dati trasmessi dai sostituti d’imposta, e dalle banche e dal prossimo anno anche dalle Asl e dalle farmacie, contengano tutti gli elementi necessari. Nonostante questi “errori di percorso”, Canepari è ottimista, infatti afferma: “Nel complesso la sperimentazione di quest’anno è stata una buona base di partenza per il prossimo anno, quando la precompilata dovrebbe contenere anche le spese sanitarie”.