Riforma della Giustizia e intercettazioni: l’ex guardasigilli Flick, “Vogliono punire la stampa”. Caselli preoccupato per le indagini

Il presidente emerito della consulta: “Il testo sembra voler punire chi diffonde intercettazioni, non chi le fa”. Sull’emendamento Pagano (Ncd) interviene anche l’ex procuratore capo di Torino e Palermo Giancarlo Caselli, che si dice preoccupato per “possibili intralci alle indagini”

intercettazioni“Il testo sembra voler punire chi diffonde intercettazioni, non chi le fa. E questo è un po’ freudiano”. Lo ha affermato al quotidiano Repubblica, a proposito dell’emendamento Pagano (Ncd) sulle intercettazioni contenuto nel ddl penale, Giovanni Maria Flick, ex Guardasigilli e presidente emerito della Consulta.

Flick ha sottolineato il fatto che “se l’intercettazione avviene in modo illecito in una conversazione di terze persone, il reato c’è già. Se partecipo alla conversazione – continua Flick – posso registrare, che lo sappia o meno il mio interlocutore. Se offendo il suo diritto all’immagine, riprendendolo contro il suo consenso, potrà agire tutelando la propria immagine in sede civile. L’aggiunta di una sanzione penale – conclude – non riesco proprio a capirla”.

Il giurista ha chiarito, inoltre, come le conversazioni vadano protette dalle intercettazioni di terzi ma non dall’uso che gli interlocutori fanno di quanto si dicono. È per questo motivo che, come spiega Flick “registrare il contenuto di una conversazioni privata, e magari divulgarlo, è lecito perché, come la Cassazione ha ripetuto ancora di recente, quando io parlo con una persona accetto il rischio che registri e diffonda ciò che ci siamo detti”.

Sull’emendamento Pagano è intervenuto anche l’ex procuratore capo di Torino e Palermo Giancarlo Caselli. “Per quello che è nell’aria – ha affermato –, le preoccupazioni sono molteplici per i possibili intralci alle indagini, che potrebbero essere colossali. Sono stati avanzati ritocchi all’emendamento che potrebbero evitare questi danni – spiega Caselli – ma se dovesse passare così come è stato presentato i guasti sarebbero molto imponenti. È un pericolo che va evitato – conclude l’ex procuratore – non solo per la praticabilità delle indagini, ma anche per la sicurezza dei cittadini”.

FOTO: tratta da ansa.it

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