Undici rapine messe a segno, nel 2014, fingendosi agenti delle forze dell’ordine e mostrando finti decreti di perquisizione: era questo l’astuto stratagemma utilizzato da 13 persone, appartenenti a due diverse bande di malviventi, che sono stati arrestate oggi dai Carabinieri di Napoli
Napoli, 29 luglio – Si presentavano di notte bussando alla porta delle loro vittime travestiti da rappresentanti delle forze dell’ordine e mostrando falsi decreti di perquisizione mettendo a segno furti e rapine. E’ il modus operandi utilizzato da due bande di malviventi sgominate dai Carabinieri di Napoli che hanno arrestato 13 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata a furti e rapine in abitazione aggravate dall’aver portato armi e dall’aver simulato la qualità di pubblico ufficiale, in esecuzione ad un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli.
Le 13 persone che oggi sono finite in manette sono ritenuti responsabili, nel 2014, di 11 rapine che hanno complessivamente fatturato un proficuo bottino: oltre 232 mila euro in contanti e da 210 mila euro in oggetti preziosi. Nel corso delle indagini coordinate dalla Procura partenopea, i Carabinieri hanno accertato che i 13 arrestati facevano parte di due gruppi distinti di criminali che agivano utilizzando entrambi segni distintivi e casacche simili a quelle in dotazione per la Polizia e la Guardia di Finanza ed esibendo falsi decreti di perquisizione iniziavano a rovistare, indisturbati, in stanze e mobili alla ricerca di denaro e oggetti preziosi.
Nell’abitazione di Umberto De Rosa, uno dei 13 arrestati, i carabinieri hanno trovato e sequestrato 4.800 euro in contanti e un Rolex, ritenuti proveniente dai furti. Le 12 persone nei confronti delle quali è stato disposto l’arresto in carcere sono: Ciro Rinaldi, Michele Sepe, Massimo Capobianco, Umberto De Rosa, Ivan Di Vincenzo, Rosario Tolomelli, Salvatore Romano, Bruno Savorra, Corrado Piatti, Andrea Iglieri, Salvatore Mauro, Carmine Ferrante. Mentre nei confronti di Camillo Corrado il gip del Tribunale di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari.
Grazie ad un filmato scaricato da un circuito di videosorveglianza installato nella casa di una delle vittime i Carabinieri del nucleo operativo di Napoli sono riusciti ad identificare alcuni dei malfattori e da questi sono risaliti agli altri complici.
FOTO: tratta da ansa.it