Crisi sì ma non dell’auto. E’ boom con un 14,45% di vendite in più rispetto all’anno scorso, FCA fa la parte del leone

Fiat Chrysler Automobiles è la casa automobilistica sul podio in questo momento

mercato autoNonostante la crisi, la vendita di auto nuove è in continua crescita. A renderlo noto è la Motorizzazione, la quale afferma che, rispetto a Luglio 2014, il mese scorso c’è stato un aumento del 14,45% di vendite in quanto sono state immatricolate 131.489 vetture rispetto alle 114.793 dell’anno scorso. Ma l’aumento di vendite non si è registrato solo nel mese scorso.

Nel periodo gennaio-luglio di quest’anno, infatti, la Motorizzazione ha immatricolato 1.005.409 autovetture, con una variazione di +15,19% rispetto al periodo gennaio-luglio 2014, durante il quale furono immatricolate 872.856 auto. I motivi di quest’aumento record sono svariati: dal forte incremento delle vendite alle aziende nei primi mesi dell’anno alle tante offerte delle varie case automobilistiche che, in tal modo, hanno fatto si che le domande dei privati aumentassero del 2%.

Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ottiene, anche a luglio, un risultato maggiore rispetto al mercato: le vendite (oltre 37 mila) sono aumentate del 19,3% e la quota, pari a 28,3%, è cresciuta dell’1,1% rispetto all’anno scorso.  L’azienda italo-statunitense ha strabiliato non solo a luglio, in quanto nei primi sette mesi dell’anno ha registrato oltre 285.600 vendite, con una quota in crescita dello 0,5% rispetto al 2014. Prosegue poi l’exploit di Jeep, che a luglio ha aumentato le vendite del 247,2% rispetto all’anno scorso. Buone notizie anche per Fiat (+15,3 per cento), Lancia (+13,8) ed Alfa Romeo (+4,7 per cento). Tuttavia, FCA resta comunque sul podio: nel mese di Luglio ben sei modelli tra le top ten: Panda, Punto, Ypsilon, 500X, 500L e 500. Continua ininterrotta la crescita costante della 500X, ormai  la vettura più venduta del suo segmento.

“I recenti dati ISTAT sull’andamento del PIL nel 1° trimestre hanno confermato, come sottolineiamo da tempo, la centralità e la capacità trainante del settore auto per la crescita del Paese”, spiega il presidente Unrae (associazione costruttori esteri) Massimo Nordio. L’Istat, infatti, ha evidenziato un incremento del PIL dello 0,3% rispetto al trimestre precedente; parliamo dunque di un ritorno alla crescita dopo la stabilità registrata a fine 2014. Nonostante ciò: “Siamo di fronte ad una ripresa lenta e su valori ancora molto bassi per il potenziale del mercato italiano con una sostituzione tuttora ritardata del parco anziano, – continua Nordio – vero nodo da sciogliere per una crescita concreta”.

Commenti non troppo positivi da parte dell’Unrae che afferma: “Storicamente, i primi sette mesi dell’anno coprono oltre il 60% del totale, pertanto trovano ulteriore conferma le recenti previsioni del Centro Studi UNRAE su un 2015 da 1.535.000 vetture, tante quante se ne immatricolarono nel lontano 1980″. In ogni caso, “l’anno in corso potrebbe chiudersi a 1.500.000 di pezzi. Lo stesso volume consuntivato nel 1980”, come evidenzia Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto. “Si può gioire del fatto che siamo tornati indietro di 35 anni? A nostro avviso no.”, conclude.

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