Reggia di Caserta: la fontana di Diana e Attone trasformata in piscina. La soprintendenza chiude l’area

Ragazzini in costume da bagno si tuffano nelle acque della celebre fontana di Diana e Attone, nel parco della Reggia di Caserta. Le foto-denuncia sono state scattate da una guida turistica e fanno il giro del web. E’ polemica sull’inefficienza del servizio di sorveglianza del parco. Intanto la direzione decide di vietare l’accesso all’area

bagno fontana reggiaCaserta, 29 agosto – La fontana di Diana e Attone, la celebre cascata che troneggia nel parco della Reggia di Caserta, trasformata in una piscina da un gruppo di ragazzini in costume da bagno che indisturbati si tuffano nelle acque della storica fontana del Palazzo Reale della famiglia dei Borboni. Le foto che denunciano il degrado e l’incuria, scattate da una guida turistica, hanno fatto il giro del web scatenando non poche polemiche. Ieri la decisione della Sopraintendenza di chiudere l’area.

La scintilla che ha innescato la polemica è stata accesa dalle foto-denuncia pubblicate sul gruppo Facebook “Salviamo la Reggia di Caserta” dalla guida turistica Daniela Pisanti, su segnalazione di una turista toscana che assisteva, incredula, alla scena. Le immagini, che hanno fatto il giro del web scatenando le ire e lo sdegno di molti cittadini, immortalano un gruppo di 4 ragazzini che fanno il bagno nella monumentale fontana della Reggia di Caserta dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

“E come al solito nessun controllo” questo il commento postato come didascalia delle immagini, sottolineando la mancanza di controlli. Infatti non si tratterebbe di un episodio isolato, visto che, quella di trasformare le vasche delle fontane del parco in una piscina in cui fare il bagno, sembrerebbe essere diventata un’abitudine frequente resa possibile anche da uno scarso e inadeguato servizio di vigilanza.

Gli oltre 120 ettari di verde che circondano il Palazzo Reale sono sorvegliati al massimo da 7 custodi per turno, un numero davvero esiguo che rende quasi impossibile sorvegliare in  modo efficiente un area cosi grande. Ad evidenziare questo aspetto è Angelo Donia, coordinatore della Uil-Pa e dipendente addetto alla vigilanza.

Alla luce di quanto accaduto, ieri, la dirigenza del Palazzo Reale casertano ha deciso di chiudere l’area vietando l’accesso alle rampe che conducono al Torrione in cima alla Cascata del Parco della Reggia di Caserta.

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