Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha elevato al livello 2 il grado di allerta e pertanto sarà possibile l’impiego delle forze dei corpi speciali dell’esercito per fronteggiare eventuali situazioni di emergenza. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano: “Situazione mai stata così grave”
Roma, 14 novembre – “Hanno colpito la Francia ma colpendo la Francia hanno colpito l’umanità intera. Vedendo le immagini dei padri che stringono i propri figli allo stadio ho cercato le parole giuste per raccontare ai miei figli cosa fosse accaduto. Ho cercato di domandarmi che cosa stessero mettendo in discussione i terroristi. Forse la pace e la libertà. Il nostro modo di vivere”. Queste le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, poco prima di incontrare i vertici dell’intelligence a Palazzo Chigi e presiedere il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Al vaglio le misure da adottare dopo gli attentati terroristici che ieri notte hanno sconvolto Parigi (vai all’articolo).
Per volontà del governo, fino a domani 15 novembre tutti gli edifici dello Stato avranno bandiere a mezz’asta in segno di lutto. Le prime bandiere ad abbassarsi sono state quelle dei tricolori italiano e francese alla base scientifica antartica italo-francese Concordia. Lo stesso poi è accaduto al Qurinale, alla Camera dei deputati e al Senato.
Sul fronte sicurezza, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha spiegato: “Il grado di allerta è stato elevato al livello 2”. Questo vuol dire che sarà possibile l’impiego delle forze dei corpi speciali dell’esercito per fronteggiare eventuali situazioni di emergenza. Il titolare del Viminale ha anche sottolineato che “nessun paese è a rischio zero” e in Italia “lo speciale rischio terrorismo a Roma l’abbiamo sempre considerato proprio per la presenza del Papa”.
In queste ore si riflette proprio sull’eventuale possibilità di rischi legati alla vigilia del Giubileo. Il presidente del Copasir Giacomo Stucchi, circa la possibilità di attacchi simili in Italia, ha detto: “Non è possibile escludere niente e chi dice il contrario è utopista. Chi dice che l’Italia è al sicuro sbaglia, vive in un altro mondo”. Poi ha aggiunto: “Da parte dell’intelligence italiana c’è il massimo impegno nel prevenire possibili rischi terrorismo nel nostro Paese e il coordinamento con le procure e le forze dell’ordine si sta rivelando vincente ma – ha concluso – occorre fare di piu’ sul fronte della dotazione alle forze dell’ordine, in termini di uomini e mezzi, e su quello dei respingimenti degli immigrati clandestini”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha mostrato anch’egli, come Renzi, vicinanza ai vertici dello stato francese. In una lettera inviata al presidente Francois Holland, ha scritto: “Desidero assicurarle il compatto sostegno dell’Italia per debellare la piaga del terrorismo, per vincere una battaglia di civiltà contro la furia oscurantista e per difendere i valori di democrazia, libertà, tolleranza su cui tutta l’Europa, oggi lacerata da un crimine senza precedenti, è stata fondata e si è sviluppata. L’Italia e tutti gli italiani – ha concluso il capo dello Stato – in queste ore buie si stringono con affetto e vicinanza a tutte le famiglie delle vittime, ai numerosi feriti e a tutto l’amico popolo francese, ancora una volta vittima della furia cieca e omicida del terrorismo”.