Brindisi. Terrorismo fuori scuola. L’Italia piange per la morte di Melissa. E’ lutto nazionale.

Un morto e cinque feriti dopo l’esplosione pianificata da un telecomando.

Brindisi, ore 7.50 di sabato 19 maggio 2012, un terribile scoppio rompe il silenzio di una mattina qualunque. L’ordigno, nascosto dietro dei cartelloni pubblicitari, è esploso a pochi passi dall’istituto per i servizi sociali “MORVILLO-FALCONE”. Melissa Bassi, 16, anni ha perso la vita in seguito a profonde ustioni su tutto il corpo. Con lei c’era la sua migliore amica Veronica Capodieci che è stata immediatamente trasportata in ospedale per accertamenti sullo stato di salute. Attimi di terrore per cittadini e studenti che hanno visto sotto i propri occhi il tragico susseguirsi della vicenda.

Tre bombole di Gpl collegate tra loro e ben nascoste in un cassonetto dei rifiuti hanno provocato l’esplosione e subito destato paura tra i passanti. Subito sono intervenuti i soccorsi. I vigili del fuoco sono arrivati in tempo per spegnere l’incendio e per dare luogo alle indagini. Per terra, sono stati trovati resti di un telecomando che potrebbero facilitare il lavoro degli investigatori. Dopo gli accertamenti, il bilancio è stato assai crudele.

Per Melissa non c’è stato nulla da fare mentre le altra quattro ragazze sono ricoverate in Ospedale in condizioni disperate. Alcuni esperti abbandonano l’ipotesi di un’organizzazione mafiosa ma per il procuratore antimafia Pietro Grasso, il fatto è stato sicuramente commesso per uccidere. In ogni caso, cominciano a prendere forma delle coincidenze davvero strane : l’istituto era intitolato alla famiglia Falcone ed era vincitore di un progetto volto a favorire la legalità.

Testimonianza. Numerose e strazianti le testimonianze come quella di Marilù, la proprietaria del “Bar della Scuola” che, udito il terribile scoppio, si è subito precipitata fuori per controllare cosa stesse accadendo.  Giunta fuori al cancello principale della scuola, ha visto il corpo della piccola Melissa, straziata dal dolore e all’ultimo respiro.  Corre disperatamente in cerca di aiuto ma improvvisamente, viene colpita da una forte crisi di panico e trasportata in ospedale. Puro Terrorismo o Criminalità organizzata? Intanto, polizia e carabinieri stanno continuando il proprio lavoro per cercare di capire quale sia stata la causa che ha scatenato il dramma. Sono partite le perquisizioni nelle abitazioni di molte famiglie della zona, tra cui quelle di noti pregiudicati della Città.

Le indagini restano comunque ancora aperte e si spera che presto si possa arrivare al capo della tragedia. In Italia, intanto, molte città hanno organizzato fiaccolate e manifestazioni per ricordare le vittime delle stragi e gridare tutta la loro indignazione.

Nel frattempo si susseguono voci, poi smentite, della morte di Veronica Capodieci.

Le bandiere saranno a mezz’asta per oggi e i prossimi tre giorni, in segno di lutto nazionale, così come disposto dal Presidente del Consiglio Mario Monti.

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