Coppa Italia, finalissima: splendida gara azzurra e la coppa va sotto il Vesuvio. Juventus-Napoli 0-2. Napoli in festa.

Allo stadio “Olimpico” di Roma, per concludere la stagione calcistica italiana, si sono fronteggiate, nell’ultimo atto della Coppa Italia, Juventus e Napoli.

Atmosfera quasi surreale per tutti i tifosi giunti nella capitale per assistere al match degli azzurri; la finale mancava dal 1997, quando il Napoli perse nel doppio confronto contro il Vicenza. Però quelli erano altri tempi, era un altro Napoli. Il Napoli della sera “Olimpica” ha dimostrato tutto il suo valore, mettendo sotto la Juventus e concedendo molto poco ai giocatori di Antonio Conte.

A fine gara, il 2-0 per i partenopei si commenta da solo. Solo poche occasioni per i rivali di sempre, solo poche palle lasciate a disposizione dei  campioni d’Italia da una difesa impeccabile. Centrocampo ed attacco offrono una prestazione davvero eccellente, lasciando giocare la Juventus solo in alcune fasi di gara, dove è stato fondamentale calare il ritmo per non andare, poi, in debito di ossigeno.

Antonio Conte, a fine gara, giustificherà la sconfitta dichiarando che il Napoli era più affamato della Juventus. A questo punto, dopo una stagione di sofferenze, da parte dei tifosi partenopei, arriva all’unisono una sola risposta: “Il Napoli è stato più forte!”.

La gara, sotto il cielo della capitale, prende il via con il Napoli subito aggressivo e determinato come non mai. Dopo appena 2’, Zuniga impegna di testa il portiere bianconero Storari, vice di Buffon. Nei primi venti minuti di gara, è solo Napoli. Cavani e Lavezzi hanno la possibilità di andare a rete, ma il primo viene fermato per fuorigioco, il secondo non conclude con precisione. Zuniga e Maggio sulle fasce giocano bene, molto bene. Praticamente inesistente il gioco dei due esterni Juventini, Estigarribia e Lichsteiner. Nella zona mediana, Inler, Hamsik, tenuto leggermente arretrato e Dzemaili, non concedono quasi nulla agli avversari di reparto, lasciando solo qualche sterile tentativo offensivo a Pirlo. Del Piero e Borriello, vengono resi praticamente inoffensivi dal trio di difesa azzurro; Campagnaro, Cannavaro ed Aronica, giocano la migliore partita stagionale e l’unico sussulto Juventino della prima frazione, giunge dai piedi del “Pinturicchio” torinese, il quale impegna con il classico tiro a giro l’estremo difensore partenopeo, Morgan de Sanctis.

La prima frazione di gioco si conclude sul risultato di 0-0.

Nella ripresa, avvio grintoso della formazione bianconera, alla ricerca del gol del vantaggio. La retroguardia azzurra tiene bene ed il Napoli si affida alle ripartenze. Al minuto 62°, su lancio dalle vie centrali, Lavezzi, prossimo a lasciare il Napoli, si lancia sul pallone e supera Storari in uscita, che lo stende clamorosamente. È rigore. Dal dischetto, Cavani è un cecchino, pallone da una parte, portiere dall’altra. 1-0 per gli azzurri.

Risposta juventina con pressing alto e forcing offensivo. Nessun risultato per la formazione con il tricolore sul petto. Il Napoli, grazie ad una grande ripartenza impostata da Pandev, entrato al 27’ della ripresa al posto del “Pocho”, raggiunge il raddoppio con Hamsik al minuto 82°. Il macedone, gia tre volte vittorioso nella competizione, dopo aver triangolato con Inler, serve un pallone perfetto allo slovacco “Marechiaro”, che entrato in area, non lascia scampo al portiere avversario.

2-0 Napoli e sugli spalti inizia la festa.  Nei minuti finali, Dossena rileva Hamsik e Britos sostituisce Cavani. Per la formazione torinese, anche un cartellino rosso: Quagliarella, colpisce con una gomitata Aronica e l’arbitro Brighi gli concede la doccia anticipata. Unica sconfitta della stagione per la formazione bianconera ed è stato tutto merito di un grande Napoli.

I trentacinquemila tifosi azzurri si scatenano, dalle tribune giunge la tanto famosa canzone partenopea, usata dalle tifoserie avversarie come sfottò nei confronti del Napoli. “‘O surdato ‘nnammurato”. Questa volta, canta Napoli.

Grande gioia del presidente De Laurentiis, del DG Fassone e del Ds Bigon. Festeggiamenti senza limiti dei giocatori azzurri, con capitan Cannavaro in estasi. Lavezzi in lacrime. Questo successo, regala al Napoli di De Laurentiis il primo trofeo dopo la rinascita. Dopo un’attesa durata ventidue anni, per le vie di Napoli ritornano i cori e le bandiere di una volta, con le piazze invase dai tifosi in festa.

L’ultimo trionfo azzurro era datato 1990, quando allo stadio “San Paolo” il Napoli si impose, proprio contro la Juventus, nella Supercoppa Italiana. Il risultato di quella gara si commente da solo: Napoli-Juventus 5-1. Prossimo appuntamento, ancora Juventus-Napoli, a Pechino in Agosto, nuovamente per la Supercoppa. Si ripeterà la storia? Meglio godersi le vacanze, per adesso.

La Festa

Video di NapoliTime

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