“Giochi senza barriere” e gli ostacoli di un Stato che taglia i fondi ai disabili. Anche i parametri ISEE rivisti a favore delle casse statali.

Martedì 12 Giugno 2012 dalle ore 10 alle 21, presso la Villa Comunale di Napoli si realizzeranno le attività di una festa speciale: “Giochi senza barriere”. Un evento straordinario organizzato dall’associazione “tutti a scuola onlus” a favore di bambini e familiari disabili.

La festa vedrà la partecipazione della Polizia di stato, Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Polizia municipale, Accademia aeronautica, Unitalsi Campania, artisti di strada, pagliacci, cantanti, attori e volti noti dello spettacolo nazionale (alla manifestazione dello scorso anno si esibirono Roberto Vecchioni, Valentina Stella, Sal Da Vinci e Tony Tammaro), oltre i 450 volontari dell’associazione che distribuiranno pasti gratuiti a mezzogiorno. Tra le tante attività ci saranno anche giochi gonfiabili, un maneggio con i cavalli, e la pet therapy.

L’associazione tutti a scuola onlus è composta da cittadini impegnati nel volontariato e familiari di persone disabili. Svolge la propria attività di sostegno attraverso numerose iniziative: centro di ascolto. Attività legali per il riconoscimento dei diritti dei disabili. Attività sportive come atletica leggera (presso lo stadio Collana), nuoto (presso “villa Ammaturo”, bene confiscato alla Camorra a Giugliano, e con il coordinamento del Com. dei Carabinieri Gennaro La Sala e il campione olimpionico Davide Rummolo). Teatro e musica, mettendo in scena diversi spettacoli. Gite nel bosco. E gite in barca su un peschereccio confiscato alla criminalità organizzata, gestito ora dall’associazione di finanzieri “Asgam”. Tutte le iniziative sono gratuite e finanziate esclusivamente dal 5 per 1000 e dalle quote associative annuali.

Associazione di privati cittadini, volontari che si occupano dei diritti dei disabili. Tutto perfetto, trasparente, concreto e funzionale. Un impegno straordinariamente generoso di tempo e denaro da parte di persone comuni. Ma lo Stato? Qual è il contributo dello Stato alla dignità della persona disabile? Ecco qualche dato (fonte Finanziaria 2011): cancellato lo stanziamento di denaro per garantire livelli essenziali delle prestazioni assistenziali in favore delle persone non autosufficienti. Cancellato lo stanziamento di denaro per il fondo servizi infanzia. Previsioni di taglio di circa il 45% nel 2013 per lo stanziamento di denaro per il fondo per le politiche della famiglia. Ancora previsioni di taglio al 20% nel 2013 per il fondo politiche giovanili. Ancora tagli di circa il 60% previsti per il 2013 al fondo affitto che consente al disabile di ricevere un contributo sulle spese di locazione casa.

E solo 44,6 milioni di euro, per il 2013, al fondo per le politiche sociali (nel 2008 erano 929,3 milioni di euro!). Praticamente una programmata fine delle politiche sociali (agevolazioni a genitori di handicappati, assegni di maternità, assegno ai nuclei familiari) entro una scadenza di nemmeno 5 anni. Una rivoluzione contro i disabili, la famiglia, i giovani, contenuta in Finanziarie che hanno la forma di Legge di Stabilità, ma la sostanza di macelleria sociale, dove i diritti e la dignità dei disabili e dei ceti bisognosi vengono fatti a pezzi. E non è ancora finita: dopo l’IMU a carico degli anziani disabili ricoverati o assistiti da un parente, ma non per le fondazioni bancarie. Oltre il ticket sanitario per diabetici, incontinenti, e intolleranti al glutine. Dopo il taglio dell’assistenza per i ciechi, arriva anche la decurtazione della pensione sociale e dell’assegno di accompagnamento sulla base di una rivalutazione dei parametri ISEE (indicatore della situazione economica equivalente). Il governo Monti infatti, alla disperata ricerca di denaro, ha affidato al Ministero del Welfare il compito di aggiornare i parametri ISEE, a favore delle casse statali ovviamente.

La valutazione dovrebbe concludersi entro il 31 Maggio, ma è già stata resa pubblica una bozza del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che ha inevitabilmente messo in allarme le associazioni dei disabili, invalidi, e i sindacati tutti: da quanto risulta, la concessione dei benefici e degli assegni scatterebbe solo in presenza di un reddito sotto i 15 mila euro. Cioè il disabile che oggi beneficia di una pensione sociale e di assegno di accompagnamento (circa 850 euro al mese), qualora proprietario della casa in cui vive, potrebbe, computando il patrimonio con le nuove rendite catastali, non rientrare più nei parametri ISEE, e così vedersi cancellato l’assegno e le esenzioni sanitarie per le visite mediche, i farmaci, le prestazioni assistenziali. Dunque per lo Stato un disabile proprietario di casa, anche una capanna evidentemente, è un disabile che non necessita di benefici economici rispetto a un disabile non proprietario della casa in cui vive. La creazione di una nuova classe sociale dunque, tra i disabili sudditi. E non il riconoscimento di un beneficio per un determinato stato di salute o disabilitante dei cittadini.

Questa è chiaramente la direzione intrapresa da una certa politica: mettere in discussione diritti che non dovrebbero mai essere messi in discussione. Strada opposta all’efficienza e alla generosità dei cittadini e delle associazioni, fondamentale rete sociale sul territorio. Ma i governi continueranno a tagliare perdendo di vista la dignità e il benessere delle persone in difficoltà, senza spostare alcuna risorsa a favore delle famiglie.

Questi i recapiti dell’associazione tutti a scuola onlus:
www.tuttiascuola.org
3358724337 / 3338438669

Questi i dati per sostenere le attività e dare maggiore voce alle battaglie di civiltà dell’associazione:
5 per 1000 – “tutti a scuola onlus” – Codice fiscale 95072650633

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