Domani il corpo del giovane ricercatore lascerà l’istituto di Medicina legale de La Sapienza e sarà trasferito in Friuli. Martedì ci sarà il funerale
Dall’esame autoptico di ieri sera sul cadavere del ricercatore ucciso al Cairo Giulio Regeni, non sarebbero emersi segni di violenze sessuali o di abusi. Il ventottenne è morto per un colpo ricevuto in testa. L’equipe di medici legali ha trovato sul giovane i segni di un violento pestaggio, fratture in varie parti del corpo. La frattura della colonna cervicale è stata determinata da una torsione innaturale del collo da parte di una persona che gli stava di fronte, che ha avuto come conseguenza la rottura del midollo spinale e una crisi respiratoria, poi la morte.
Le indagini hanno analizzato gli ultimi momenti prima della scomparsa e si è constatato che il giovane aveva partecipato ad una festa in compagnia di amici per poi scomparire il 25 gennaio scorso.
Domani il corpo del giovane ricercatore lascerà l’istituto di Medicina legale de La Sapienza e sarà trasferito in Friuli dove martedì ci sarà il funerale.