Tensioni durante l’Assemblea del Partito Democratico di Napoli tenutasi all’Hotel Ramada, conclusa anzitempo e con un nulla di fatto
Napoli, 11 giugno – Si è conclusa con un nulla di fatto l’Assemblea del Partito Democratico di Napoli per la consueta analisi del voto al primo turno e per decidere quale candidato appoggiare in vista del ballottaggio di domenica 19 giugno. Ieri all’Hotel Ramada in un clima di grande tensione non è infatti venuta fuori alcuna posizione in vista del voto di domenica 19 giugno.
Parole di contestazione sono state pronunciate all’indirizzo del segretario provinciale Venanzio Carpentieri durante il suo intervento. “Vi dovete vergognare”, “Siete una vergogna senza fine”, “Sei un segretario dimezzato”, alcune delle frasi pronunciate dai partecipanti all’indirizzo del tavolo della presidenza. Ma Carpentieri ha cercato di non passare per il capro espiatorio, dichiarando che “chi lo considera unico responsabile non è corretto intellettualmente”. Arrivato all’Hotel Ramada, prima che iniziasse l’Assemblea, ha aggiunto “c’è molto da riflettere sul fuoco amico, perché di fuoco amico ce n’è stato in abbondanza”, invitando a riconsiderare “come è stata interpretata questa campagna elettorale dal Pd e da coloro che si dichiarano del Pd”.
A testimoniare il flop dell’Assemblea c’è anche il fatto che questa non si è conclusa nei tempi previsti. La presidente provinciale del Pd Napoli, Elisabetta Gambardella, ha infatti constatato la presenza di 58 delegati su 468 aventi diritto e ha rinviato l’Assemblea a dopo i ballottaggi del 19 giugno. Gambardella, ha precisato che “né lo statuto né il regolamento prevedono un numero legale”, tuttavia “le assenze di oggi sono un segnale tangibile dello stato del partito”. “Prendiamo atto della situazione – ha aggiunto – è riteniamo che forzare ora una discussione sarebbe sbagliato, non vorrei vedere scorrere il sangue di amici e compagni”.
Il rinvio non è stato preso bene da parte di alcuni partecipanti all’Assemblea. “Non c’è limite all’autolesionismo. Per la prima volta si è fatto ricorso alla richiesta di numero legale finanche per evitare il dibattito nell’assemblea metropolitana del PD. Irresponsabili senza fine. I registi del disastro in fuga dal confronto negli organismi dirigenti. Serve urgentemente la rifondazione del partito a Napoli ed in Campania. Siamo al capolinea”, hanno dichiarato in una nota conngiunta gli esponenti del Pd Massimo Paolucci, Giorgio Piccolo, Antonio Marciano, Michela Rostan.