Portici, si dimettono 13 consiglieri. Cade l’amministrazione guidata da Marrone

Il Comune sarà affidato a un commissario prefettizio fino alle prossime amministrative

Nicola.MarroneNapoli, 4 luglio – A Portici si dimettono 13 consiglieri comunali e dopo 3 anni cade l’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Marrone (in foto), che ormai non ha più i numeri in Consiglio comunale. Dopo l’azzeramento della Giunta deciso dallo stesso Marrone lo scorso 29 giugno, a eccezione del vicesindaco Pignalosa, questa mattina sono arrivate le dimissioni di 13 consiglieri. Il Comune sarà affidato a un commissario prefettizio fino alle prossime amministrative.

Le dimissioni sono state firmate da Fernando Farroni e Gianluca Viscardi (Rinnovamento Democratico Adesso!), Salvatore Iacomino (Sinistra Ecologia e Libertà), Franco Santo Martino (Verdi), Luca Manzo (lista Il Cittadino) e dai consiglieri del Partito Democratico: Giovanni Iacone, Raffaele Borrelli, Ornella Pasqua, Caludio Teodonno, Maurizio Minichino, Bibbiano, Della Pia e Ruffino.

Il segretario del Pd di Portici, Amadeo Cortese, ha dichiarato al quotidiano NapoliZon: “Finisce una pagina brutta per la città di Portici. È stata una amministrazione disastrosa che ha messo in ginocchio la città sotto tutti i punti di vista. Ora bisogna lavorare con umiltà per ridare a Portici una prospettiva politica ed amministrativa seria e che ridia a questa città un buon governo e una buona e sana amministrazione”.

Di quanto sta accadendo a Portici ha parlato anche Sergio Puglia, senatore del Movimento 5 Stelle. “Siamo stati cattivi profeti, purtroppo, quando nella primavera del 2013 pronosticammo il fallimento di Nicola Marrone. Non era necessario alcun potere premonitore per capire che quell’accozzaglia di liste che sostennero il candidato sindaco, con dentro voltabandiera, riciclati, faccendieri ed esperti portavoti avrebbero prodotto l’immobilismo a cui abbiamo assistito in questi tre anni. La decadenza del sindaco Marrone, dopo le dimissioni di 13 consiglieri, arriva troppo tardi. A prolungare l’inutile agonia, l’irresponsabilità di esponenti della maggioranza, preoccupati della loro poltrona molto più che degli interessi della città, unita a un’opposizione nulla del Partito Democratico”.

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