“Se il presidente del Consiglio intende fare un incontro alla necessaria presenza di un commissario, che riteniamo illegittimo e sul quale la città si è espressa, si pone una questione istituzionale che non può essere marginalizzata, è una questione nazionale e non locale”, ha affermato de Magistris durante un’intervista a Radio24
Napoli, 14 settembre – Quest’oggi il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, è stato ospite della trasmissione “24 Mattino – Attenti a quei due” di Radio24, ed è tornato sul mancato incontro di lunedì scorso con il presidente del Consiglio Matteo Renzi (vai all’articolo). “Renzi l’ultima volta ha detto di essere disponibile a incontrarmi, ma solo se ci fosse stato il commissario per Bagnoli, come se senza triangolo istituzionale non si potesse avere un rapporto con il sindaco di Napoli”, ha affermato de Magistris.
“Trovo sorprendente ed incredibile – ha aggiunto – che il Capo del Governo, da due anni, non intenda avere un incontro con il sindaco della terza città d’Italia. Forse soffre il dissenso politico, ma questa sarebbe un’argomentazione sorprendente. Il dialogo istituzionale serve. Si parla, ad esempio, di Patto per il Sud, di cui finora abbiamo sentito solo roboanti dichiarazioni mediatiche. Noi, come città di Napoli, non siamo mai stati consultati”.
Sempre sul tema del mancato incontro con Renzi, de Magistris ha spiegato ancora: “Ci sono ragioni per le quali, di certe cose, non posso parlare davanti a questo commissario. La presenza di Nastasi inquina un limpido incontro istituzionale. Se il Presidente del Consiglio intende fare un incontro alla necessaria presenza di un commissario, che riteniamo illegittimo e sul quale la città si è espressa, si pone una questione istituzionale che non può essere marginalizzata, è una questione nazionale e non locale. E’ un tentativo, cioè, di isolare una città come Napoli che in questo momento, con le difficoltà i limiti e i difetti, è strategica per il rilancio dell’intero paese e del Mezzogiorno”.
“Per una città come Napoli – ha detto de Magistris parlando del tema sicurezza – che si sta rigenerando con la sola forza dei napoletani e senza risorse pubbliche, non chiediamo un privilegio, ma attenzione. Altrimenti si cambi la sicurezza urbana e si affidino ai sindaci, come si fa nelle città anglosassoni, maggiori responsabilità anche in materia di ordine pubblico e di coordinamento delle forze di polizia. Io, avendo fatto anche il magistrato, non mi sottrarrei”.
“Dobbiamo comunicare esattamente – ha proseguito il primo cittadino partenopeo – cosa sta accadendo a Napoli: da un lato che ci sono le stese e anche gli omicidi, dall’altro che è una città che sta avendo un risveglio culturale, con una presenza turistica mai avuta, un’energia sprigionata dalla maggioranza dei napoletani che hanno ripreso a prendersi cura della città, che vive un momento molto positivo. Noi possiamo fare il massimo per essere nei luoghi della devianza, della difficoltà, nelle periferie. Convincere i giovani che si può fare altro rispetto a impugnare una pistola. E poi chiedere a chi ha la responsabilità di prevenire reati e di reprimerli, di garantire il massimo di risorse umane e materiali. Magistratura e forze dell’ordine fanno un lavoro egregio a Napoli ma a mio avviso non hanno sufficienti risorse. Quando viene il presidente del Consiglio – ha concluso – vediamo schierati mille uomini, quando chiediamo rinforzi sul territorio ci dicono la coperta è corta”.