Le parole del primo cittadino a margine delle celebrazioni per l’anniversario delle Quattro Giornate di Napoli
Napoli, 28 settembre – “Siamo profondamente orgogliosi da napoletani che Napoli sia stata la prima città d’Europa a liberarsi da sola dall’oppressione e dalla dittatura nazifascista con una rivolta di popolo. Vuole dire che questa città ha nel sangue e nelle sue radici i valori della resistenza, della libertà, della fratellanza e dell’uguaglianza”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, a margine delle celebrazioni per l’anniversario delle Quattro Giornate di Napoli, che ebbero inizio il 28 settembre 1943.
“Mai come quest’anno sentiamo le Quattro Giornate perché avvertiamo l’esigenza di difendere la più bella Costituzione al mondo, quella nata dalla resistenza al nazifascismo”, ha aggiunto il primo cittadino alludendo alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi.
Ai cronisti che gli hanno chiesto cosa ne pensasse delle affermazioni del presidente del Consiglio riguardanti il Ponte sullo Stretto di Messina (vai all’articolo), de Magistris ha risposto: “Si tratta di affermazioni molto gravi. Un Governo che non investe nella sicurezza del Paese, dal dissesto idrogeologico agli edifici e che non da risorse ai Comuni, pensa davanti a Impregilo di dire ‘facciamo queste grandi opere pubbliche’. Ho letto le dichiarazioni del sindaco di Messina. Sono la dimostrazione che oggi c’è un altro Sud. Un Sud che dice sì al cemento quando serve per mettere in sicurezza e realizzare opere che servono ai cittadini, come quelle per collegare città del Sud che ancora non sono collegate tra loro. Pensate che ci sono grandi città del Sud dove viaggiano treni a gasolio su linee non elettrificate e a un binario. Vorrei che un giorno un presidente del Consiglio cominciasse a occuparsi dei piccoli e grandi problemi del Sud, perché fino ad ora abbiamo sentito solo chiacchiere”.
Infine il sindaco è tornato a parlare delle Olimpiadi e dell’idea di ospitare i Giochi a Napoli. “L’ho già detto e vedo che c’è un consenso crescente tra cittadini e amministratori pubblici. Se Roma non se la sente o l’Amministrazione capitolina ha paura di essere coinvolta dalla corruzione, Napoli e il Mezzogiorno sono pronti a realizzare le Olimpiadi del 2028, dopo le Universiadi che si faranno in Campania nel 2019. Lo faranno con le mani pulite e con un organizzazione efficiente”.