Bancarotta Bagnoli. Fucina di idee che partono dai cittadini. La prima assemblea pubblica nell’area dell’ex-Italsider.

Ieri 13 giugno è stata indetta la prima assemblea pubblica presso la sede occupata da Bancarotta Bagnoli aperta a tutti i cittadini del quartiere e della città per comunicare e rendere partecipe l’opinione pubblica dei loro progetti, per confrontarsi con le altre realtà di occupazione e rivendicazione di spazi collettivi.

L’Associazione culturale Bancarotta Bagnoli dal 2 giugno si è riappropriata del sito in disuso della ex banca nell’area ex Italsider in autonomia e senza rivendicazioni politiche ma con la sola spinta dell’energia di una ventina di ragazzi che reclamano un posto dove potersi incontrare e dare un servizio alla collettività del territorio.

Sebbene il primo incontro con il dottor Omero Ambrogi, presidente di Bagnolifutura,  abbia portato alla luce gli intenti della società nel riprendersi il sito occupato, l’associazione intende realizzare uno spazio attivo per la comunità delle varie attività in programma come la ciclofficina popolare per la riparazione delle biciclette ed il bike-sharing in un’area abbandonata dal trasporto pubblico, corsi di fotografia, di arte e di musica, nonché la fruizione dello spazio come attività assembleare del quartiere, la banca del tempo per la condivisione dei talenti, un punto di ecologismo creativo per riciclare ogni cosa creando arte, il riassesto della spiaggia pubblica per una migliore fruibilità da parte dei cittadini.

Nelle due settimane trascorse dall’inizio della liberazione del sito, i lavori che sono stati fatti sono notevoli perché hanno letteralmente strappato dalle erbacce e immondizia il luogo riportandolo ad una pulizia atta al suo pieno utilizzo.

Nell’incontro svoltosi ieri si sono susseguiti i rappresentanti delle diverse associazioni presenti nel quartiere e nella città, con la partecipazione di un rappresentante della realtà di Salerno che ha portato la sua testimonianza della esperienza di occupazione. In ognuno degli interventi si sottolinea la solidarietà e l’appoggio all’operato dell’associazione ribadendo che il loro ruolo attua quella democrazia dal basso, la presa di coscienza dei cittadini stanchi di attendere risposte dalle istituzioni ma soprattutto sfiduciati dalle promesse rimaste tali e nello scarso operato rivolto ai giovani, alle loro esigenze che collimano con le stesse insofferenze dei cittadini comuni.

Bancarotta Bagnoli rappresenta un posto strategico sia per il monitoraggio del territorio, sia come osservatorio di tutto ciò che si muove intorno al quartiere che alla città, pertanto questa presenza deve essere intesa come una risorsa visto che in questi anni Bagnoli sta vivendo un momento di nuovo fermento culturale delle associazioni presenti sul territorio.

L’intento comune evidenziato è difendere l’iniziativa dallo sgombero perchè rappresenta una tappa nel percorso di diversità politica, dove per un effetto domino si dovrebbero attivare tutti quei servizi che sono stati messi in atto dai cittadini attraverso le varie associazioni.

Sono stati comunicati i prossimi appuntamenti per una mobilitazione cittadina: la settimana prossima l’incontro con vice sindaco  Sodano per sottoporre alla giunta comunale la realtà operativa di Bancarotta Bagnoli, il 30 giugno con i movimenti sociali per la rivendicazione di spazi autogestiti, il 7 luglio per la mobilitazione nazionale per la riappropriazione delle spiagge .

Se da una parte si plaude all’azione di liberazione di un sito in disuso, dall’altra c’è l’aspetto del ripristino della legalità per l’occupazione dei luoghi. La risoluzione risulta sempre subordinata ai troppi vincoli burocratici ed economici, come per esempio la richiesta di cessione del sito liberato e bonificato se non addirittura il suo acquisto o affitto mediante sottoscrizioni per far allontanare lo spettro dell’esproprio.

Solo rendendo stabile un presidio quale si propone di essere Bancarotta Bagnoli, si potrebbe davvero credere che tutto quanto detto ieri sera diventi parte integrante del tessuto sociale del quartiere e della città.

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