Il sindaco risponde allo scrittore Roberto Saviano, che lo ha attaccato durante un’intervista al quotidiano La Repubblica: “Venga a vedere cosa è cambiato a Napoli”
Napoli, 5 gennaio – “Saviano non è titolare della verità morale, né di quella giudiziaria, né di quella storica. Dire che a Napoli non sta cambiando nulla è semplicemente falso”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, replicando così alle parole dello scrittore Roberto Saviano, intervistato oggi dal quotidiano La Repubblica.
Saviano ha accusato de Magistris di “populismo”. Il sindaco, ha detto lo scrittore, “parla come se fosse all’opposizione, invece è al potere. Le bellezze della città sono merito suo, il potere criminale, disoccupazione, controllo del territorio sono demeriti dello Stato”.
“Questa isteria sul turismo come panacea di tutti i mali mi ricorda vecchi discorsi del centrodestra, che pensava di risolvere così il disagio di una metropoli come Napoli. Ora anche la sinistra napoletana più radical – ha proseguito Saviano – si lascia andare a discorsi neoborbonici ed è pronta a confluire nel partito personale di de Magistris”.
Per lo scrittore “il turismo c’è sempre stato”, anche se a tal proposito si guarda bene dal dare numeri e si unisce al coro di quelli che imputano la voglia di visitare Napoli dei turisti alla paura per il terrorismo, che a suo dire “ha precluso Medio Oriente, Sharm e Francia”.
De Magistris ha respinto le accuse al mittente e nel corso di un’intervista con Gianni Ambrosino, direttore del Vg21, ha affermato: “Saviano venga a Napoli, stia tra noi, la viva, la conosca, magari indossi una parrucca e si mangi un’emozione. Altrimenti – ha aggiunto – devo immaginare che getti veleno in malafede o che lavori seguendo una logica commerciale e di marketing, cosa che iniziano a pensare in molti”.
Il sindaco già in passato aveva invitato lo scrittore a visitare la città, perché “ormai non la conosce”. “Se però lui pensa che Napoli sia soltanto luogo di dibattiti per firmare autografi – ha sottolineato de Magistris – dandoci poi lezioni da oltreoceano, allora si tratta di un’offesa a un milione di cittadini che meritano rispetto”.