Ferita la donna e il compagno. Nel ’91 l’aggressore uccise la moglie a coltellate
Napoli, 13 gennaio – Tragedia della follia ieri al Centro Direzionale di Napoli. Un uomo di 54 anni, Giuseppe Antonucci, ha sparato con una 7,65 illegalmente detenuta, alla ex moglie e al compagno di lei. Oggi un dettaglio sulle indagini in corso rivelano che dopo tre colpi esplosi dall’umo, la pistola si è inceppata: l’agguato di ieri avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze.
Il tutto è avvenuto intorno alle 14, nei pressi della stazione ferroviaria della Circumvesuviana, in quel momento della giornata sempre piena di passanti. A chiamare i soccorsi, malgrado la ferita alla testa, è stata la ex moglie di Antonucci, Rosaria Montanello, 40 anni, che agli agenti della Polizia di Stato ha fatto sapere anche il nome di chi aveva sparato.
Antonucci è stato bloccato dopo circa un’ora dagli agenti di commissariato Ponticelli, nell’abitazione di una sua nipote, a Napoli. L’uomo è stato portato nel commissariato Ponticelli e nel pomeriggio interrogato dal pm Anna Frasca della Procura della Repubblica di Napoli la quale ha poi hai emesso un provvedimento di fermo per duplice tentato omicidio.
Giuseppe Antonucci, non è nuovo ad atti di violenza, il 25 gennaio del 1991 accoltellò e uccise la moglie Loredana Esposito. Per quell’omicidio, avvenuto nel Rione Luzzatti, Antonucci venne condannato a venti anni di carcere, il 2 febbraio del 1993. Al culmine di una lite nell’abitazione della coppia Giuseppe Antonucci ferì anche il cognato e la suocera.