#VentiRighe – Complotto anti Ratzinger? Così il vescovo di Ferrara

L’esodo di Ratzinger dal soglio pontificio

Oggi c’è da scegliere a prescindere da tanta retorica sulla cosiddetta festa delle donne che da festeggiare hanno quasi niente. La precedenza è per  il clamore di una notizia che squarcia il velo di mistero in cui è stata avvolta con prudenza tutta clericale l’esodo di Ratzinger dal soglio pontificio. Stanchezza, condizioni fisiche e psichiche inadeguate al ruolo di capo della Chiesa cattolica, gesto di onestà intellettuale: tutt’altro racconta il vescovo Negri di Ferrara, in via di pensionamento.

La sua rivelazione parla di un complotto che avrebbe costretto Benedetto XVI a dimettersi. Dice di pressioni insostenibili subite da Barack Obama (???) su cui indagano cattolici americani con la richiesta a Trump di aprire una commissione d’inchiesta. A proposito di Papa Francesco, il vescovo, noto conservatore, esprime perplessità e commenta la “confusione in ecclesiasticità” (questo sì misterioso concetto) con la frase “gli antipapisti di un tempo diventano iperpapisti per proprio uso e consumo”. La critica al papa innovatore è assolutamente esplicita  ma da che pulpito viene…

Macabra pirotecnia

A Napoli e non solo lì, la scarcerazione di malviventi è salutata da amici  e parenti con la pirotecnia di fuochi d’artificio. Considerata la frequenza degli spari si valuta agevolmente quanti delinquenti entrano ed escono dalle carceri.  Inedito è l’evviva fragoroso del rione barese Libertà, a suon di botti  e razzi,  per festeggiare l’omicidio e il ferimento di due pregiudicati. Per dire (nel senso della malavita) “Qui comandiamo noi, facciamo come ci pare”.

Sogni d’oro per l’ex Pm

Nella migliore tradizione di chi è colto con le dita nella marmellata, l’ex magistrato siciliano Ingroia, saltato dal ruolo di pubblico ministero ai fasti di manager di una società pubblica, definisce legittimo dormire in hotel extra lusso e pranzare in ristoranti che in cucina si avvalgono di super chef. Mi è dovuto commenta Ingroia, indagato dalla procura di Palermo. Ma cosa? Per esempio i 2.275, 1.197, 2.492, 1.150 euro per ripetuti soggiorni nella villa Igea che storicamente ospita i reali in visita nel capoluogo siciliano.

All’ex magistrato si addebita anche il riconoscimento di bonus ricevuto dall’azienda Sicilia e Servizi della Regione con i conti in rosso (anche per colpa della cospicua indennità dell’ex Pm). Che gli spetti questo trattamento da monarca è contraddetto dai magistrati. La cosiddetta indennità di risultato si può assegnare solo se l’azienda ha bilanci positivi (e non è così) e che il soggiorno in albergo non è previsto per chi risiede lontano dal luogo di lavoro, ma solo il biglietto aereo. E poi, qual è l’idea di buon amministratore di Ingroia se si concede  il lusso di alberghi per milionari?

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