Comune di Napoli, approvato il bilancio di previsione 2017-2019

Il “sì” al documento contabile è arrivato dopo la maratona di 22 ore in Consiglio comunale. Il sindaco: “Manovra acrobatica e complicata, a pochi minuti dal dissesto”

Napoli, 21 aprile – Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato il bilancio di previsione 2017-2019 dopo una maratona in Aula di 22 ore. Il documento contabile è stato approvato con i voti della sola maggioranza.

Durante il dibattito sono state approvate numerose mozioni e ordini del giorno, 11 su 35 proposti dal Partito Democratico. Negli ordini del giorno le forze politiche hanno chiesto interventi riguardanti la manutenzione stradale, la riqualificazione di parchi ed aree verdi, interventi relativi all’illuminazione pubblica. Presentati anche ordini del giorno in cui si chiede la costituzione di una commissione per i lavori delle Universiadi e una sulle misure previste dal Patto per Napoli. Terminato l’esame degli ordini del giorno, sono stati approvati tre emendamenti alla delibera.

Il sindaco Luigi de Magistris, al termine dei lavori, ha ringraziato “tutti quelli che hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo della redazione ed approvazione del bilancio”. “Noi non stiamo affondando la città, la stiamo salvando. Quello approvato oggi è un bilancio acrobatico, complicato, che certo ci preoccupa perché siamo arrivati a pochi minuti dal baratro, dal dissesto che non significa mandare a casa il sindaco, ma dichiarare il fallimento della città”, ha sottolineato il primo cittadino.

“Ho il legittimo sospetto che in questi mesi qualcuno ha lavorato per far sì che il bilancio non lo approvassimo. Pur di buttare a terra un avversario politico, si sarebbe sacrificata una città. Noi sappiamo chi ha frenato la risoluzione di quest’operazione”, ha affermato de Magistris parlando dei debiti contratti dal commissario per il sisma del 1980 con il Consorzio Ricostruzione otto. Debiti che negli scorsi mesi hanno portato al pignoramento dei conti del Comune (vai all’articolo).

Tornando al documento contabile, de Magistris ha rivendicato “risultati straordinari senza aver privatizzato i servizi essenziali, mantenendo le risorse per il welfare e se non fosse stato per le politiche nazionali, avremmo annullato il disavanzo”. “È evidente – ha spiegato – che noi da domani dobbiamo produrre una forte accelerazione, soprattutto sulla dismissione del patrimonio e sulla ulteriore capacità di riscossione che non è ancora sufficiente”.

“Difficile riconoscersi in un’immagine come quella rappresentata da alcuni, di una città rassegnata, depressa e isolata quando invece la città vive un momento di grande presenza turistica e di rilancio”, ha detto de Magistris. “Esco molto motivato – ha concluso il sindaco –, so che posso contare su una maggioranza solida, forte, matura che vuole completare l’avventura di dimostrare che Napoli si sta riscattando con le forze dei napoletani, che ha mantenuto autonomia, non siamo caduti nel compromesso morale e non abbiamo tradito gli elettori. A fine mandato consegneremo una città in condizioni economiche più solide”.

Critiche dalle opposizioni. Mara Carfagna, capogruppo di FI in Consiglio comunale, ha definito le parole di de Magistris “demagogia e fumo negli occhi” e ha accusato il sindaco di non rispondere nel merito. La consigliera del Pd Valeria Valente ha invece definito il bilancio “fallimentare”, sostenendo che “il racconto di una Napoli affamata dal governo nazionale non regge più”. “Bilancio farlocco, demagogistris presenta il conto”, ha affermato in Aula Matteo Brambilla, consigliere del Movimento 5 Stelle, secondo il quale “non è stato fatto nulla per la riscossione” e la vendita del patrimonio immobiliare non può essere la soluzione ai problemi.

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