De Luca non si scusa e attacca Saviano: “Un camorrologo di corte e di salotti”

Il presidente della Giunta regionale non si scusa con Rosy Bindi. Il verdiniano D’Anna, commentando le sue parole rincara la dose: “Bindi minacciata da De Luca? L’unico nemico che ha la Bindi è madre natura”. Intanto, secondo indiscrezioni del Fatto Quotidiano, De Luca nei giorni scorsi avrebbe riunito trecento amministratori a lui vicini per propagandare il Sì al referendum

vincenzo-de-lucaNapoli, 18 novembre – Vincenzo De Luca non si scusa dopo le frasi shock pronunciate all’indirizzo della presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi. “È un’infame, da ucciderla”, sono le parole pronunciate dal presidente della Giunta regionale della Campania al termine di un’intervista rilasciata alla trasmissione Mediaset Matrix (vai all’articolo).

De Luca non si scusa, anzi, durante il consueto monologo sull’emittente salernitana Lira Tv va al contrattacco definendo lo scrittore Roberto Saviano, pur senza mai citarlo apertamente, “un camorrologo di corte e di salotti”. Il presidente della Campania paragona le frasi che egli stesso ha pronunciato nel video di Matrix a quelle di attori come Alberto Sordi, Vittorio De Sica e altri, chiedendosi “se debbano subire un processo postumo” anche loro.

“Se qualcuno – ha proseguito De Luca – pensava di costruire e inventare un episodio che potesse determinare sconquasso, magari anche un attacco al fronte del Sì, credo abbia fatto guadagnare al sì qualche centinaio di migliaia di voti. Io invece avrò riconquistato il consenso di tutto il partito dei disgustati che, di fronte a questi atti di fariseismo, non potrà non indignarsi. Le considerazioni di merito le rimando al 5 dicembre, cioè a dopo il referendum”.

Proprio per quanto riguarda la battaglia referendaria, che vede De Luca in prima linea, pare che negli scorsi giorni quest’ultimo abbia riunito trecento amministratori per convincerli a votare Sì al referendum. L’incontro, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, sarebbe dovuto rimanere segreto, ma evidentemente così non è stato. “Il 4 dicembre ci giochiamo l’Italia, se le cose vanno male l’esito sarà imprevedibile – dice De Luca alla platea di amministratori riunita all’Hotel Ramada di Napoli –. A me interessa che manteniamo la Campania unita sugli interessi fondamentali. In questo momento abbiamo un’interlocuzione privilegiata con il governo. Poi vi piace Renzi o non vi piace Renzi a me non me ne fotte un cazzo”. De Luca fa poi l’elenco di tutti i finanziamenti ricevuti per la Campania da Renzi, ormai perennemente in campagna elettorale.

Intanto un altro esponente del Sì al referendum ha fatto sentire oggi la sua voce per le offese di De Luca alla Bindi. Si tratta del senatore verdiniano Vincenzo D’Anna, che commentando la vicenda ai microfondi de La Zanzara (Radio24), ha detto: “Bindi minacciata da De Luca? Veramente l’unico nemico che c’ha la Bindi è madre natura”. “De Luca – ha aggiunto D’Anna – ha usato un’espressione forse poco corretta ma che rientra nei canoni consueti del suo gergo. E poi non ha niente a che vedere con la materiale attuazione. Poi in Italia tutto si strumentalizza a fini politici”. D’Anna ne ha anche per Saviano: “Lui è come Virna Lisi, con quella bocca può dire ciò che vuole. Interviene su tutto lo scibile umano, non so dall’alto di quale pulpito o di quale competenza. È un’icona farlocca”.

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