Comunali Napoli 2021, Manfredi: “Napoli deve tornare a essere città europea”

Il candidato di Pd, M5s e Leu ha presentato la sua candidatura a sindaco di Napoli

Napoli deve ritrovare la sua posizione di capitale del Sud e soprattutto di città europea. Sono consapevole che è un obiettivo ambizioso che può essere raggiunto solo, ma è importante un’azione collettiva con le istituzioni, il governo e la Regione”. A dirlo l’ex rettore ed ex ministro Gaetano Manfredi, durante la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura a sindaco di Napoli.

“Ci vuole una grande azione da parte dei cittadini, tutte le parti sane della città devono scendere in campo come ho fatto io e mi auguro avvenga – ha proseguito –. Faccio quindi un grande appello a tutte le forze civiche e positive della città per scommettere su questo futuro nuovo di cui tutti abbiamo bisogno. È un momento in cui tutti noi dobbiamo scommettere sul futuro, e per farlo bisogna avere visione, coraggio, bisogna sporcarsi le mani e mettere anche qualcosa del proprio a servizio degli altri”.

Per quanto riguarda le liste che lo sosterranno, Manfredi ha aggiunto: “Noi dobbiamo avere due caratteristiche, una coalizione che deve essere plurale e le liste che non devono essere personali: non devono essere fatte per eleggere un candidato. Sarà un’area ampia con varie sensibilità che è giusto si presentino agli elettori. Ma l’ultima parola sulle liste è mia, ci sarà un’offerta politica plurale ma molto chiara.

Manfredi ha toccato il tema del patto per Napoli (vai all’articolo), un progetto della coalizione che lo sostiene a livello nazionale per tentare di risolvere la situazione debitoria della città. “Il patto per Napoli è un impegno politico serio e sono molto fiducioso che si realizzerà per poter dare una risposta ai problemi della città. Sappiamo che i problemi di Napoli non si possono risolvere solo a Napoli altrimenti raccontiamo favole ai cittadini, ma si devono risolvere anche a Napoli. Abbiamo davanti sfide importanti, una riorganizzazione della macchina comunale, affrontare i temi della riscossione, dobbiamo essere in grado di attrarre investimenti, anche privati. Vogliamo essere in condizione di poter lavorare come è stato fatto per altre città in cui lo Stato è intervenuto. Napoli non è una città di serie B”.

Gli altri candidati di centrosinistra? Sono aperto al dialogo, al confronto e alla discussione con tutti, ma l’allargamento si fa sui programmi, sui valori e sulla condivisione delle idee. Non facciamo la somma dei voti perché non ne abbiamo bisogno”, ha affermato l’ex ministro. “Alessandra Clemente è candidata del sindaco in carica e quindi fa un suo legittimo percorso – ha proseguito Manfredi –. Antonio Bassolino è una figura molto autorevole della sinistra: è stato sindaco 30 anni fa e ho un grande rispetto per la sua figura, un pezzo della sinistra storica di Napoli, ma dobbiamo costruire il progetto del futuro della città e non pensare a quello che siamo stati. L’esperienza del 1994 è stata importante, ma siamo nel 2021 e dobbiamo costruire la città del 2026, un altro mondo. D’Angelo ha delle sensibilità molto vicine alla coalizione che rappresento e vedo possibile una convergenza, ma ora stiamo lavorando sulla nostra coalizione. L’allargamento si fa sui programmi, non facciamo la somma dei voti”.

Per quanto riguarda la polemica relativa alla sua partecipazione all’inaugurazione dell’Acquario della Stazione zoologica Anton Dohrn e i timori del candidato civico appoggiato dal centrodestra Catello Maresca che possa trasformarsi in un comizio, Manfredi ha assicurato: “Sono stato invitato a questa iniziativa quando non ero candidato, molti mesi fa. L’invito è stato confermato, rispetto gli impegni e quindi sono stato invitato e ci sarò. Non parlerò di campagna elettorale ma parlerò del tema di domani, della ricerca sul mare, tema importantissimo per Napoli. Il rapporto tra Napoli e mare è uno dei grandi temi su cui lavorare. Vado a parlare di contenuti”.

Infine Manfredi è tornato anche sulla sua fede calcistica (è juventino, ndr). “So bene che il pallone a Napoli è una cosa importante. Però a me non piace né dire le bugie, né fingere, né essere ipocrita: sono juventino, ma ho un grande amore per la città e ho un grande amore anche per la squadra. Noi dobbiamo essere vincenti e non ci può essere una Napoli vincente senza una squadra vincente. Da parte mia quindi ci sarà il massimo impegno, poi non penso che le campagne elettorali si fanno sul tifo”, ha concluso Manfredi.

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