Il governatore della Campania torna ad attaccare, a distanza di qualche settimana, il commissario per l’emergenza Covid19 e il ministro della Salute per i ritardi della campagna vaccinale
“Se si dimettessero il commissario all’emergenza Covid (il generale Figliuolo, ndr) e il ministro della Salute (Roberto Speranza, ndr) e andassero a casa, sarebbe la cosa migliore”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della visita al nuovo reparto di terapia intensiva del policlinico universitario Luigi Vanvitelli di Napoli. In questo modo De Luca torna ad attaccare commissario e ministro, come le precedenti volte il motivo è da ricercarsi nei ritardi della campagna vaccinale.
“Mancano sopratutto le dosi per i cittadini nella fascia 50-59 anni – ha spiegato De Luca –. Ci troviamo di fronte a una campagna di comunicazione nazionale demenziale. Mi è capitato di ascoltare il generale con il medagliere, il quale ci ha raccontato tranquillamente che su Astrazeneca hanno dato dieci comunicazioni diverse, come se lui fosse un turista svedese. Qualcuno glielo dovrebbe ricordare che il commissario al Covid è lui, quindi in questi casi o si dimette il commissario o il ministro della Salute, o preferibilmente si dimettono tutti e due e se ne vanno a casa, che sarebbe la cosa migliore”.
Per De Luca “quella comunicazione demenziale ha determinato un rallentamento drammatico e una crisi di fiducia in milioni di cittadini. Ci sarà anche una componento di scarso spirito civico – ha aggiunto –, ma il punto di svolta è stato determinato da quella comunicazione”. In Campania, ha ricordato il governatore, “nel momento in cui era pienamente in atto la campagna di vaccinazione non ci hanno mandato i vaccini. In qualche fine settimana abbiamo dovuto chiudere i centri di vaccinazione perché non arrivavano i Pfizer e ancora oggi c’è uno scandalo che permane nella distribuzione dei vaccini. Sono degli irresponsabili e sono fra i responsabili di questa mancata adesione alla campagna di vaccinazione”.
De Luca ha anche ironizzato sulla visita a Napoli di Speranza per la campagna elettorale del candidato sindaco Gaetano Manfredi (Pd, M5s, Leu e altri). “Non ho alcuna notizia di questo evento che cambia i destini del mondo”, ha detto De Luca. Per quanto riguarda invece l’uso della mascherina all’aperto, in Campania ancora obbligatorio perché previsto da un’ordinanza regionale, il governatore ha spiegato: “Io credo che tenere la mascherina non sia un grandissimo sacrificio a fronte del rischio che corriamo con la variante Delta. In Campania bisogna tenere la mascherina sempre poi è chiaro che se vai a mare o se sei a pranzo in un ristorante te la togli. Ma è un’assoluta ipocrisia dire, come dicono a Roma al ministero, che ti porti la mascherina in tasca. È una doppia idiozia, intanto perché le mascherine sono contagiate sulla superficie esterna, quindi se me la porto in tasca quando la prendo io mi infetto la mano; poi, che significa dire te la metti quando c’è un assembramento? Ti devi mettere la mascherina sempre, tranne che ovviamente se stai a mare, vai a fare footing alle 8 di mattina o stai in un parco”.
Infine, per quanto riguarda la variante Delta, il governatore ha affermato: “In Campania abbiamo dei focolai di variante Delta e dobbiamo essere estremamente preoccupati. Credo che – ha concluso – noi dobbiamo puntare ad aprire tutto. Ad aprirci all’economia e alla vita, ma dobbiamo sapere che possiamo aprirci se siamo responsabili”.