Tar Campania, giudicate illegittime le chiusure delle scuole da parte di De Luca

Secondo i giudici “la disposta sospensione delle attività didattiche in presenza per la Regione Campania, in via generalizzata, non ha tenuto conto della regolamentazione per ‘fasce di rischio’ contenuta nella normativa statale” e per derogare a tale normativa sarebbe stata necessaria una “motivazione più stringente e rafforzata che avesse dato conto degli elementi di fatto, diversi o sopravvenuti rispetto a quelli considerati dal Governo nazionale”

Il Tar Campania ha dichiarato illegittime le due ordinanze della Regione Campania che il 16 gennaio e il 27 febbraio 2021 portarono alla chiusura delle scuole, nel primo caso con la sospensione delle attività didattiche in presenza “delle classi quarta e quinta della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado” mentre nel secondo stabilendo la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado: viene accolto così il ricorso di un gruppo di genitori e del Codacons Campania.

Secondo i giudici, si legge nella sentenza pubblicata ieri, “la disposta sospensione delle attività didattiche in presenza per la Regione Campania, in via generalizzata, nei periodi considerati nelle ordinanze restrittive, non ha tenuto conto della regolamentazione per ‘fasce’ di rischio contenuta nella normativa statale”. Questa, ricordano i giudici, “aveva già operato, ex ante, il bilanciamento tra diritto alla salute e diritto all’istruzione, nel senso di sacrificare il secondo al primo nei casi di maggior rischio (regioni ‘rosse’) e, in via progressivamente più restrittiva, all’aumentare dell’età dei discenti (curando, ove possibile, il mantenimento della didattica in presenza per gli alunni più piccoli)”. Per derogare alla normativa statale e giustificare “il regime più restrittivo”, si legge ancora, sarebbe stata necessaria “una motivazione stringente e rafforzata che avesse dato conto degli elementi di fatto, diversi o sopravvenuti rispetto a quelli considerati dal Governo nazionale, con adeguata ponderazione delle situazioni soggettive contrapposte e dunque della compressione dei diritti dei minori nelle more indotta”. La quinta sezione del Tar Campania ha quindi accolto il ricorso dei genitori e del Codacons Campania, dichiarando l’illegittimità delle ordinanze, condannando la Regione al pagamento delle spese a favore dei ricorrenti per complessivi mille euro.

Intanto il presidente De Luca nelle ultime ore è tornato a paventare la possibilità di chiudere le scuole. “Dobbiamo fare la terza dose subito se vogliamo evitare di richiudere le scuole. Stiamo registrando in Campania una serie di focolai. Per il momento sono sotto controllo, come è emerso dalla riunione che abbiamo avuto ieri con i direttori generali delle ASL. Abbiamo ancora sotto controllo la situazione delle terapie intensive, che è soddisfacente, ma nei reparti ordinari cominciamo a registrare ingressi che devono preoccuparci. La priorità assoluta è completare la terza dose al personale scolastico, che è il più esposto. I bambini delle scuole sono un formidabile veicolo di contagio”, ha dichiarato De Luca, per il quale “il governo sbaglia a rinviare all’inizio di dicembre la terza dose”.

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