L’ex sindaco di Napoli su Draghi: “Dice che gli italiani gli chiedono di restare, chi è costui per interpretare il pensiero di tutti gli italiani?”. De Luca: “Forse non abbiamo capito bene qual è la drammaticità della situazione”
“Draghi dice che gli italiani gli chiedono di restare, dove lo ha letto?! Ma chi è costui per interpretare il pensiero di tutti gli italiani? Ad esempio mai in mio nome lei governerà Mr. Draghi, lei non mi rappresenta per nulla perché non tutela interessi e bisogni del popolo”. Lo scrive in un tweet l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, riferendosi al discorso in Senato del premier Mario Draghi alle prese con la crisi di governo.
“Nel nuovo patto che Draghi vorrebbe sottoscrivere con i partiti del draghismo – commenta ancora de Magistris in un altro post – c’è la continuazione della guerra, dell’invio di armi e l’autonomia regionale differenziata. Vuole essere sempre più guerrafondaio, nemico del Sud e padre della definitiva disunità del nostro Paese”.
Di diverso avviso il governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Ho sentito l’intervento di Draghi e mi è parso un intervento molto efficace, molto concreto, segnato anche da senso nazionale, di patria. Un intervento anche rigoroso, non ha fatto cedimenti e lisciamenti di pelo a nessuno. Mi auguro che questo Governo rimanga nelle sue funzioni, anche se – ha proseguito De Luca – per quello che si vede non c’è da essere ottimisti. Noi contestiamo alcune scelte del Governo Draghi, a cominciare dal riparto del fondo sanitario nazionale per il quale combatteremo fino all’ultimo minuto. Ma vediamo di capirci: un conto è combattere e contestare anche duramente singole scelte, e continueremo a farlo Draghi o non Draghi, un altro conto è non capire che c’è un interesse dell’Italia in questa crisi mondiale. Non tutti hanno capito che – conclude il governatore – noi rischiamo a ottobre di chiudere le fabbriche, di chiudere l’Italia. Forse non abbiamo capito bene qual è la drammaticità della situazione”.