L’ex sindaco di Napoli chiede all’attuale primo cittadino di spiegare perché sia stato scelto l’eurodeputato Pd Andrea Cozzolino per l’attuazione ed e il coordinamento dei fondi europei e del Pnrr. La risposta di Manfredi: “L’eurodeputato Andrea Cozzolino aveva dato una disponibilità per entrare in un gruppo di lavoro che doveva aiutare i rapporti tra la Città Metropolitana di Napoli e la Commissione europea ma questo gruppo non si è mai insediato”
“Il sindaco Manfredi ha il dovere di spiegare alla città di Napoli perché è stato scelto, con decreto firmato dal vice-sindaco metropolitano Giuseppe Cirillo in data 11/11/2022, l’eurodeputato pd Andrea Cozzolino al suo fianco per l’attuazione ed il coordinamento dei fondi europei e del Pnrr. A me non sembra l’uomo giusto al posto giusto. Ma forse per Manfredi lo è. Spieghi allora. E come mai non hanno nulla da dire nemmeno assessori e consiglieri del Movimento 5 stelle? Tutto a posto sul piano etico e politico?”. A scriverlo l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un lungo post su Facebook nel quale tira in ballo l’eurodeputato finito al centro dello scandalo Qatargate.
“Il nome di Cozzolino – prosegue de Magistris – è al centro dello scandalo corruttivo che sta travolgendo il Parlamento europeo. Legatissimo al già deputato europeo PD Panzeri, arrestato per mazzette, con il quale ha condiviso il più stretto collaboratore, Giorgi, anche lui arrestato per mazzette. Appare davvero poco comprensibile questo provvedimento voluto dal sindaco Manfredi e firmato da un politico dello stesso partito di Cozzolino. Perché è stato scelto proprio Cozzolino? Perché proprio lui già travolto dallo scandalo politico delle primarie a Napoli nel 2011? Dopo il ritorno nelle stanze e nei corridoi di Palazzo San Giacomo dell’ex assessore PD Cardillo, autore del disastro economico e finanziario della giunta PD, ecco ora l’incarico a Cozzolino. Siamo garantisti per Cozzolino come per chiunque, solo alla magistratura il compito di verificare eventuali responsabilità penali, ma perché il sindaco Manfredi ha scelto proprio lui? Guarda caso proprio per i fondi europei e il PNRR. Bisogna essere molto preoccupati, perché i soldi pubblici devono essere gestiti da mani al di sopra di ogni sospetto”.
“Ma il sindaco tace. Il rettore Manfredi, espressione dello pseudo laboratorio politico PD/5S, al quale il Governo Draghi ha consegnato tanto denaro pubblico dolosamente a noi negato, non vuole essere disturbato. Hanno aspettato che ce ne andassimo noi per dare i soldi che spettavano alla città – accusa l’ex sindaco –. Forse temevano che li gestissimo con troppa onestà e trasparenza, con il popolo e per il popolo. Man mano tutti stanno sapendo perché non davano i soldi ad un’amministrazione autonoma e onesta mentre ora, guarda caso, arrivano fiumi di denaro. Anche per il portafoglio delle indennità di sindaco e assessori”.
“Il silenzio di Manfredi, il suo tentennare, la sua assenza totale non sono una garanzia per la nostra città che merita competenza, autorevolezza, alto profilo etico e distanza da centri di potere tutt’altro che trasparenti. Non basta essere rettore per essere credibile. Manfredi se ci sei allora batti un colpo e spiega perché hai affidato proprio a Cozzolino la cabina di regia sui soldi destinati ai napoletani. I napoletani debbono sapere perché hanno cercato di colpire un’amministrazione fuori dal sistema per poi far giungere fiumi di soldi ad un’amministrazione figlia del sistema. La verità è che il sistema vuole mettere, come sempre, le mani sul denaro pubblico. Manfredi spieghi con chiarezza oppure ammetta che non è all’altezza di guidare la città di Napoli in questa fase così delicata”, conclude de Magistris.
La risposta di Manfredi non si è fatta attendere. “L’ex sindaco de Magistris, visto che non sa che dire, mette in campo cose che sono totalmente lontane dalla realtà. L’eurodeputato Andrea Cozzolino aveva dato una disponibilità per entrare in un gruppo di lavoro che doveva aiutare i rapporti tra la Città Metropolitana di Napoli e la Commissione Europea. Questo gruppo non si è mai insediato e non ha mai operato. Ma sui temi della legalità nessuno mi può dare lezioni. L’ex sindaco pensi piuttosto ai 5 miliardi di debiti che ha lasciato e ai tanti problemi che abbiamo trovato e contro cui stiamo combattendo ogni giorno”, ha affermato l’attuale primo cittadino ai microfoni della trasmissione Barba & Capelli su Radio Club91.
“Quando ci siamo insediati – ha proseguito Manfredi – avevamo un obiettivo per il primo anno: riuscire a rimetterci in condizione di avere un’agibilità economica. Abbiamo ereditato un Ente praticamente in dissesto, con un Bilancio non approvato, senza un euro. Siamo riusciti a dare qualche risorsa alle municipalità, che non avevano soldi da anni. Le municipalizzate rischiavano di andare in liquidazione. Questi obiettivi li abbiamo raggiunti. Mettere in ordine i conti, assumere persone non sono cose che si vedono ma sono le precondizioni per avere una città migliore. Ci aspettiamo dal ’23 la possibilità di far ripartire tanti cantieri in città, dalla manutenzione stradale alle scuole. Fare in modo che si possa ripartire con opere pubbliche, infrastrutture e manutenzioni che mancano da anni. Non si può recuperare in poco tempo visti i problemi accumulati negli ultimi dieci anni – ha concluso Manfredi –. I cittadini vedranno le cose un po’ più avanti ma arriveranno”.