Comune di Napoli, approvato il bilancio consolidato

Tra le misure previste dalle delibere approvate l’aumento dell’addizionale Irpef dello 0,1% nel 2023, oltre ai 2 euro a passeggero per i voli in partenza dall’aeroporto di Capodichino

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza, nella giornata di ieri, la delibera relativa al bilancio consolidato del Comune per l’esercizio 2021. Si tratta del documento che riporta i risultati complessivamente conseguiti dal Comune e dai suoi organismi partecipati. Il documento è stato illustrato dall’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, che ha ricordato il clima di incertezza che ha impattato sulle partecipate appartenenti al perimetro di consolidamento, connesso agli effetti della pandemia e allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Tra i fatti di rilievo segnalati dall’assessore l’allineamento al 2021 dei bilanci di ABC, Asìa, Elpis (in liquidazione), Napoli Holding, Napoli Servizi e Napoli Sociale (in liquidazione), al netto della situazione di Terme di Agnano, che non rientra nel perimetro di consolidamento per mancanza di preconsuntivo. Secondo l’assessore il risultato per il 2021 mostra nel complesso un miglioramento rispetto all’anno precedente, con un indebitamento ridotto di oltre 180 milioni di euro che restituisce una situazione gestibile dal punto di vista finanziario, che rende possibile l’approvazione del consolidato al fine di procedere alle assunzioni e realizzare una radicale riorganizzazione delle partecipate nei primi mesi del 2023.

Il Consiglio comunale ha anche approvato l’aumento dell’addizionale Irpef allo 0,1% per il 2023 con esenzione dei contribuenti con reddito fino a 12mila euro. Differito, per ora, un ulteriore aumento dello 0,1% previsto a partire dal primo gennaio 2024. “Il nostro obiettivo è gravare il meno possibile sui cittadini in questo grande sforzo di risanamento del bilancio del Comune”, ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi. Secondo i dati riferiti in aula, l’aumento dell’addizionale Irpef dello 0,1 nel 2023 e di un ulteriore 0,1 per il 2024 avrebbe nel 2023 un effetto stimato per le casse del Comune di Napoli di circa 6 milioni di euro e nel 2024 di 15.

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato, poi, l’aumento della tassa d’imbarco aeroportuale. Infatti dal 2023 scatteranno i 2 euro a passeggero per i voli in partenza dall’aeroporto di Napoli Capodichino. Il sì è arrivato a maggioranza, nonostante le proteste di questi giorni di Gesac (gestore dell’aeroporto), delle compagnie aeree e dei sindacati. In merito alle proteste Baretta ha sottolineato che “su sollecitazione della società di gestione dell’aeroporto è stata aperta un’interlocuzione con il governo per valutare possibili condizioni di rinvio dell’aumento per un biennio. Abbiamo dato la disponibilità – ha proseguito l’assessore –, ma abbiamo chiarito che non possiamo ridurre le entrate previste e che le alternative non incidano sui cittadini”. Ok dal Consiglio anche a un ordine del giorno del consigliere Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco), che sollecita la Giunta a valutare la possibilità di istituire “una tassa di imbarco per i transiti nel porto di Napoli e per l’ingresso dei bus turistici in città”.

Molto critico sul bilancio Catello Maresca (Gruppo Maresca), che ha evidenziato nel corso del dibattito come dai dati emerga che “non è stato possibile guadagnare dal patrimonio comunale e che si continua a ricorrere all’aumento delle tasse” e ha posto il tema della questione morale per la scelta di alcune nomine per la gestione dei fondi del Pnrr. Salvatore Guangi (Forza Italia) ha dichiarato invece che “non c’è da essere soddisfatti di questo bilancio consolidato, che presenta dati in negativo da tutti i punti di vista. È discutibile il fatto che il parere dei revisori dei conti sia arrivato con tanto ritardo e con annotazioni così critiche che restituiscono un risultato di gestione disastroso, dati alla mano”. Nella replica, l’assessore al Bilancio Baretta ha chiarito che lo sforzo per il 2023 “è tutto volto alla realizzazione di un programma di riforma delle partecipate che porti a un sistema all’altezza del progetto di fondo dell’Amministrazione comunale, che punta a una città efficiente, capitale del Mezzogiorno e di respiro europeo”.

Critiche al bilancio della Giunta Manfredi anche da parte dell’eurodeputato Fulvio Martusciello (Forza Italia). “Abbiamo il Consiglio comunale che ha messo più tasse nella storia della città. La manovra finanziaria approvata ieri a Napoli è una gragnuola di nuove tasse e balzelli che soffoca lo sviluppo e rischia di disincentivare il turismo. Una caccia all’uomo quella messa in atto ieri che fa diventare il Consiglio comunale di Napoli come quello che nel 2022 ha alzato più le tasse in Italia. La tassa aeroportuale è un balzello su tutti, su coloro che volano low cost, su quelli che sono emigrati, su tutti”.

L’aumento dell’Irpef poi – prosegue l’eurodeputato – colpisce indistintamente, perché aver esentato i redditi sotto i 12 mila euro annui, non esenta tantissime famiglie indigenti. Possibile che nessuno ha sentito l’esigenza di preparare emendamenti con coperture finanziarie alternative? Possibile che non ci siano stati emendamenti credibili, frutto di un’analisi attenta? Speriamo che questa amministrazione Manfredi termini al più presto spazzando via questa maggioranza tasse e martello”.

Critiche al bilancio anche da parte dell’ex sindaco de Magistris. “Dopo l’approvazione del bilancio al Consiglio comunale di Napoli salta fuori anche il ‘pacco per Napoli’. Finora i denari, tanti, arrivati a Palazzo San Giacomo non sono serviti a migliorare i servizi della città, che anzi pur con i soldi in cassa e per evidente incapacità dell’amministrazione Manfredi, sono peggiorati. Abbiamo assistito alla triplicazione degli stipendi dei politici che governano oggi la città”.

Ecco ora la sorpresa per noi napoletani. Gli aumenti di tasse, imposte e gabelle varie. Ad esempio, più tasse per viaggiatori e turisti e aumento dell’Irpef per i napoletani. Hanno avuto i soldi, non migliorano i servizi, si aumentano gli stipendi, affidano incarichi ai sodali politici e aumentano le tasse – prosegue de Magistris –. Poi però chiudono l’anno con il botto: milioni di euro per il capodanno, senza essere riusciti a mettere le luminarie, una cifra enorme che nemmeno Bassolino in Regione mise ai tempi di Elton John. Facendo quattro conti e avendo noi realizzato dieci festività natalizie con pochi spiccioli ma con grandi eventi nazionali ed internazionali, questi milioni di euro dove vanno a finire? Ma guai a parlare di trasparenza perché il Prof. Manfredi si innervosisce ma continua a non rispondere, tace”.

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