“Per molti anni le città sono state trascurate e in alcuni casi anche abbandonate. Sono state le più penalizzate su politiche di bilancio e autonomia”, ha affermato il sindaco di Napoli
“Stiamo lavorando a un asse con le città, è molto importante proprio per mettere al centro le città, i bisogni dei cittadini, le erogazioni dei servizi e maggiori opportunità per chi ci vive. Per molti anni le città sono state trascurate e in alcuni casi anche abbandonate. Sono state le più penalizzate su politiche di bilancio e di autonomia. Per questo il nostro rapporto con Bologna, Firenze, Roma, Bari, Milano va verso la posizione di rimettere al centro le città della politica nazionale”. A dirlo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine di un congresso della Cgil Campania alla Stazione Marittima.
Parlando di Napoli, il sindaco ha aggiunto: “Se Napoli riesce ad esprimersi nel modo migliore, questo è un valore non solo per Napoli e per i napoletani, ma lo è per il Mezzogiorno e per l’Italia. I passi da fare sono abbastanza tracciati, adesso li dobbiamo percorrere. In primo luogo dobbiamo dimostrare nei fatti che sappiamo amministrare la nostra comunità. Più che di un attacco nei confronti del Mezzogiorno da altre zone d’Italia io penso a un principio di buona fede che a volte manca. Spesso si fa la politica con i luoghi comuni, con uno stereotipo del Sud che spende i soldi, che non è capace di amministrare, che non vuole lavorare, che ha un malgoverno comodo che consente di investire in altre zone d’Italia”.
“Invece – ha spiegato il primo cittadino – dobbiamo portare avanti la verità dei numeri di quello che investiamo e anche l’impegno che dobbiamo avere nei confronti di questo Sud del buon governo, che deve avere le risorse e le opportunità di altre zone d’Italia. Penso al Patto di Napoli che deve essere il primo passo di politica di investimenti anche infrastrutturali, che non sia solo il Pnrr ma dobbiamo guardare anche a investimenti strutturali di medio e lungo periodo che consentano di essere sempre più competitivi”.
Il sindaco quest’oggi ha parlato dell’importanza di Napoli come capoluogo regionale ma ha sottolineato l’importanza anche nelle aree che ruotano intorno alla città da lui amministrata a margine dell’accordo con il Comune di Bari per l’Alta Velocità (vai all’articolo). “Il vero motore della nostra Regione è Napoli e l’area metropolitana, perché rappresenta il luogo dove c’è più popolazione, più produzione di Pil e più possibilità di sviluppo. Ma dobbiamo parlare di sviluppo, di lavoro, di creare economia, portare investimenti in città e fare in modo che si ricrei lo spirito di rilancio di tutti i comparti dell’economia, non solo in città ma in tutta l’area metropolitana, e non solo il perimetro dell’ex provincia. Io guardo all’area metropolitana reale economica che ruota intorno Napoli, che significa anche il basso casertano, il basso avellinese, l’agro nocerino-sarnese che economicamente e socialmente sono legati alla dinamica della nostra area metropolitana”.
“Napoli dev’essere il grande traino per fare in modo che le aree interne poi possano crescere, che è un’altra opportunità molto importante – ha spiegato Manfredi –. Noi stiamo facendo un accordo con Bari non perché sono amico del sindaco di Bari, ma perché con l’Alta Velocità Napoli-Bari cambia l’equilibrio dello sviluppo del Mezzogiorno, perché le aree interne che prima erano il luogo della periferia diventano il luogo del centro, diventano lo snodo per il rapporto tra i due mari, e servite dall’alta velocità diventano anche luogo di grande sviluppo”.