La notizia è stata comunicata dal candidato sindaco Marco Iasevoli, che “alla luce dei mutati equilibri politici”, ha deciso di ritirare la propria disponibilità
Neanche 24 ore. Tanto è durata la coalizione che vedeva insieme Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, PER le Persone e la Comunità, Europa Verde e Cittadinanza attiva che avevano trovato l’accordo per la candidatura a sindaco di Pomigliano d’Arco del giornalista Marco Iasevoli. A rendere noto della decisione del M5s di sfilarsi dalla coalizione è stato lo stesso Iasevoli, che “alla luce dei mutati equilibri politici”, ha deciso di ritirare la propria disponibilità.
“Dopo la proposta della coalizione di centrosinistra di candidarmi a sindaco – ha sottolineato Iasevoli in un post su Facebook – era comunque necessario fare delle verifiche politiche approfondite prima di accettare. Necessario e utile. Infatti, pochi minuti fa M5s ha comunicato di ritirarsi dalla coalizione. Tutto ciò in un quadro di scarsa coesione generale della coalizione stessa. Dunque è per me logico e lineare comunicare la mia indisponibilità alla luce dei mutati equilibri politici”.
L’accordo di ieri aveva sancito quel laboratorio politico tra Pd e M5s nato due anni e anni e mezzo fa proprio a Pomigliano, città dell’ex ministro Luigi Di Maio, con l’elezione dell’ex sindaco Gianluca Del Mastro, la cui amministrazione è terminata con le dimissioni di 13 consiglieri comunali, tra i quali un esponente dei Dem.
“Chiaro che su Pomigliano c’è un tema delicato che non dobbiamo dimenticare, c’è un pezzo del M5s della cittadina di Luigi Di Maio, che è uno dei fondatori e poi ha fatto altre scelte. Sono scelte di addio che ci stanno in politica ed è chiaro che queste scelte possono cambiare gli equilibri”, ha commentato così la rottura dell’accordo il consigliere comunale pentastellato a Napoli Ciro Borriello. “Noi lavoriamo bene in alleanza nel laboratorio Napoli – ha spiegato Borriello – che si è consolidato attorno a una figura di spessore come il sindaco Manfredi. Il M5S è in una fase nuova, aperto a ragionamenti di coalizione, si ragiona su chi sono i candidati e come sono i programmi locali ma anche come funziona il modello di coalizione nei diversi Comuni”.
“L’idea di correre insieme vale anche per le prossime elezioni alla Regione Campania, in cui si possa esportare il modello Napoli visto che il terzo mandato di Vincenzo De Luca è ormai solo nella sua testa non in chi vuole una Regione diversa su politiche in cui De Luca ha fallito come la sanità. Serve un laboratorio politico anche in Regione che tiene insieme M5S, Pd, sinistra e liste civiche”, ha concluso Borriello.