Il governatore della Campania è tornato a criticare il numero chiuso a Medicina durante un incontro con il personale dell’Asl Napoli 3 di Torre del Greco
“L’iscrizione alle facoltà di Medicina è diventata un marchettificio, è una porcheria. Non solo per i test, i quiz e le palle varie. Abbiamo ragazzi che, per affrontare i test di accesso, vanno a fare i corsi di formazione a 5mila euro l’uno: una vergogna. I figli della povera gente non possono pià andare a Medicina e non va bene”. A dirlo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, durante un incontro con il personale dell’Asl Napoli 3 di Torre del Greco.
De Luca torna così a criticare il numero chiuso a Medicina, come fatto nelle scorse settimane vista la perdurante carenza di personale sanitario negli ospedali della Campania e in quelli di altre Regioni italiane. Per il governatore va abolito il numero chiuso. “Preferisco – afferma – ingolfare la facoltà di medicina, poi la selezione si fa sul campo. Se il ragazzo ha voglia di studiare e ha passione allora andrà avanti”. “Ogni volta – prosegue – abbiamo una motivazione demenziale. Ma com’è possibile? Un povero cristo di ragazzo che viene da una famiglia di povera gente dove li trova 5mila euro per fare il corso per partecipare ai quiz? E poi ne facciamo due l’anno. Ti dicono il risultato dopo sei mesi. Ma questo è un manicomio, non un Paese civile”.
“Preferisco fare la selezione sul merito e non sulla condizione economica – sottolinea De Luca –. Tra l’altro avere migliaia di ragazze e ragazzi che vanno a fare i test e non li superano sta determinando una valanga di ragazzi depressi, frustrati, in crisi perché quando vai a fare il test una volta, due volte e non lo superi, cominci ad avere problemi psicologici, senso di inferiorità e questo non è vero. Non è così”.