“Non c’è nulla di prioritario rispetto alla vita delle persone. Sarebbe il primo elemento di orientamento politico da acquisire, ma non è acquisito”, ha affermato il governatore della Campania
“La sanità pubblica universale è il principale servizio di civiltà che noi possiamo fornire ai nostri concittadini. Io sono tra quelli che ritengono che questa sia la priorità assoluta delle politiche nazionali e che nella definizione della legge di bilancio questa debba essere la priorità, su tutto. Cuneo fiscale, aiuti alle imprese, aiuti alle famiglie, aiuti all’universo: non c’è nulla di prioritario rispetto alla vita delle persone”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo quest’oggi a Napoli al convegno organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II e fondazione Muto ETS dal titolo La sanità italiana: omogeneità e differenziazioni. “Sarebbe il primo elemento di orientamento politico da acquisire, ma non è acquisito. Ho ascoltato le ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio che danno i brividi”, ha aggiunto De Luca.
“Non solo non ci sono altre risorse – spiega –. Credo di aver capito che c’è a malapena, ma non a totale copertura, uno stanziamento per i rinnovi contrattuali del personale sanitario. Non c’è un euro per recuperare il tasso d’inflazione, non un euro per coprire le case di comunità. Non c’è niente. Dal mio punto di vista è una posizione di totale irresponsabilità”.
Il convegno affronta il tema dell’autonomia differenziata, con un focus sulle ripercussioni che potrebbe avere sugli assetti del sistema sanitario italiano. “Il riparto del fondo sanitario nazionale è uno scandalo in questo Paese e continueremo la nostra battaglia anche quest’anno nell’indifferenza di tutte le forze politiche. Viviamo in un Paese di opportunisti nel quale nessuno vuole farsi nemici, la battaglia per affermare valori di equità nel nostro Paese lascia del tutto indifferenti. C’è da vergognarsi di vivere in questo Paese”, conclude De Luca.