Referendum in Campania: affluenza sotto il 30 %, Napoli supera il 33 %

Su scala regionale l’affluenza si ferma al 29,9 %, con le province di Napoli (31,8 %) e Avellino (31,4 %) al top. Nel capoluogo ha votato il 33,58 %, e nel Comune di Volla, unico tra i 550 comuni della regione con ballottaggio amministrativo, si toccano il 51,9 % – superando il quorum referendario

Napoli – 9 giugno 2025 – Andando oltre le urne, l’esito del referendum abrogativo su lavoro e cittadinanza in Campania racconta una storia di disaffezione diffusa: l’affluenza regionale si è attestata al 29,88 %, in linea con la media italiana ma ben lontana dal quorum necessario (50 %+1).

Le province che hanno registrato maggiore partecipazione sono state Napoli (31,76 %) e Avellino (31,38 %) ilroma.net+3napoli.corriere.it+3metropolisweb.it+3, con un balzo significativo in città: qui il 33,58 % degli aventi diritto – circa 240 000 elettori su 714 699 – ha esercitato il proprio diritto al voto, mostrando un modesto picco sul quesito di cittadinanza (33,61 %).

Un’eccezione locale viene da Volla, comune dell’area metropolitana di Napoli con quasi 26 000 abitanti: coinvolto anche nel ballottaggio amministrativo, ha visto il 51,93 % dei suoi cittadini partecipare al referendum, superando così il quorum – cosa che nessun altro comune campano è riuscito a fare – e quasi raggiungendo l’affluenza alle elezioni politiche (53,24 %) .

Il livello politico: il mancato raggiungimento del quorum rende le consultazioni inutili ai fini normativi, ma la partecipazione attiva in comuni come Volla solleva riflessioni sul doppio binario tra consultazioni politiche locali e nazionali. Su scala nazionale, inoltre, il risultato in linea con la media (30,6 %) conferma la sempre più dilagante tendenza all’astensionismo nelle consultazioni popolari.

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